Mattarella vola in Bulgaria dai soldati italiani

Bulgaria, arriva il Presidente Sergio Mattarella per ringraziare i militari italiani impegnati nella missione NATO

“Il contingente italiano di stanza nella base Nato di Novo Selo, è un elemento centrale di questo gruppo tattico in una missione importante”.

A ribadire l’importanza dei nostri militari nell’ambito dell’Alleanza atlantica, ed in particolare modo sul fronte orientale, è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel secondo ed ultimo giorno di visita ufficiale in Bulgaria ha portato il proprio saluto ai nostri connazionali del Multinational Battlegroup Bulgaria.

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“Uomini e donne impegnati in una missione con lo scopo di prevenire ed evitare che vi siano incidenti sul fronte orientale della Nato, posto in tensione dall’inammissibile invasione russa dell’Ucraina. Per questo, il compito affidato ai nostri militari e a quelli dei contingenti stranieri, è quello di garantire la pace nella sicurezza. Una caratteristica costante delle nostre Forze armate”

ha ricordato il presidente sottolineando come, da parte dei nostri militari sia prioritario garantire e ripristinare la pace dove manca o è messa a rischio. 

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Si tratta – ha scandito il presidente davanti ai militari del contingente – di un grande contributo che le nostre Forze armate danno alla comunità internazionale.

“Questo con grande senso di umanità, cordialità con le popolazioni e grande competenza e capacità professionali. Tutto questo è motivo di orgoglio per l’Italia”.

Anche perché, va ricordato, l’Italia è alla guida del Battlegroup in Bulgaria, inquadrato nell’operazione di enhanced Vigilance Activity della Nato, dall’ottobre 2022. In operazione voluta in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia in concerto con i piani di difesa della Nato. Oltre al contingente in Bulgaria, l’Italia è presente nei Battle Group in Lettonia e in Ungheria.

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In Bulgaria il contingente italiano, guidato dal colonnello Mariano R. Scandurra, dipende, per gli aspetti nazionali, dal Comando operativo di vertice interforze (Covi).

Nel dettaglio, il 132esimo Reggimento carri è stato dispiegato in Bulgaria per contribuire a rafforzare la postura di deterrenza e di difesa dell’Alleanza atlantica. I carristi italiani operano a bordo di quella che è la principale piattaforma da combattimento, il carro armato C1 “Ariete”, che per la prima volta dopo la missione Antica Babilonia in Iraq è stato schierato in una missione estera.

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In Bulgaria, come detto, l’Italia impiega poco piu’ di 700 unità tra uomini e donne. Di particolare rilievo le attività di addestramento del contingente che sono svolte congiuntamente ai gruppi tattici Nato già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia e si estendono lungo il fianco orientale della Nato, dal Mar Baltico al Mar Nero.

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