Con una informativa alla Procura il Gen. Scalabrin ha messo fine all’incubo di Modena

Il generale Davide Scalabrin è forse l’unico eroe di questa triste storia. Una storia o forse un incubo, durato anni. Una storia in cui gli sfarzi e le glorie di cavalleria erano il male assoluto di quei ragazzi costretti a subire trattamenti aberranti. Il gesto del generale Davide Scalabrin deve essere da esempio per tutti, deve indurre i ragazzi a credere nella bellezza delle istituzioni e a pensare che la giustizia prima o poi arriva, esattamente come arrivano i galantuomini.

Dall’articolo di Clemente Pistilli per www.repubblica.it

“Gli episodi di vessazione e a volte sessismo erano continui”. Il tenente colonnello Giampaolo Cati, a lungo capo del Centro ippico dell’Accademia militare di Modena e indagato dalla locale Procura con le accuse di molestie persecutorie, violenza privata e abuso d’autorità, non avrebbe reso un inferno la vita ai soli sottoposti nello storico istituto.

Giampaolo Cati
Giampaolo Cati

Il 44enne, che per umiliare le allieve le avrebbe costrette a lavare “frequentemente” i genitali ai cavalli, sarebbe stato un incubo anche per gli ufficiali. Particolari che emergono dalle indagini appena chiuse dal sostituto procuratore Francesca Graziano, che dovrà ora valutare se chiedere il rinvio a giudizio del militare. A parlare con gli investigatori su quanto accadeva nell’Accademia dove vengono formati i futuri ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei carabinieri, è stato anche un capitano, confermando le denunce di soldatesse e soldati.

e stato il generale davide scalabrin a mettere fine allincubo di modena Difesa Magazine
Davide Scalabrin

L’ufficiale ha riferito che una collega maggiore si era più volte lamentata della “situazione di ansia e frustrazione che viveva ogni giorno per via degli atteggiamenti vessatori del tenente colonnello romano Cati nei suoi confronti e nei confronti di tutto il personale”, precisando che la collega aveva “fatto di tutto per andare via”. Il capitano ha poi parlato di dispetti andati avanti, in base a quanto aveva saputo e visto, per undici anni e che avevano spinto un altro tenente colonnello ad andare in pensione con due anni di anticipo “pur di non avere più a che fare “ con Cati. […]

Un sistema che, a detta dell’ufficiale, in undici anni avrebbe avuto solo “delle piccole pause di poche settimane” e solo quando il tenente colonnello Cati “riceve qualche ammonimento verbale dai superiori, ma che progressivamente riprendono e spesso in maniera peggiore, quasi come a vendicarsi”. Particolari da cui emerge che i superiori del tenente colonnello sarebbero stati a conoscenza che più di qualcosa in Accademia non andava, ma nulla è cambiato fino a quando due anni fa l’attuale comandante, il generale Davide Scalabrin, ha presentato una dettagliata informativa alla Procura di Modena e alla Procura militare di Verona.

E’ stato il generale Davide Scalabrin a mettere fine all’incubo di Modena

Il Generale di Divisione Davide SCALABRIN è nato a Marostica (VI) il 9 agosto 1968, ed
è vissuto, fino all’ingresso in Accademia Militare, a Strigno (TN).
Ha frequentato il 170° Corso presso l’Accademia Militare di Modena (1988-1990) e la
Scuola d’Applicazione di Torino (1990–1992).
Ha conseguito la laurea in Scienze dell’Informazione, la laurea in Scienze Strategiche e il
Master di 2° livello in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino.
Nel corso della sua carriera ha svolto i seguenti incarichi:
– Comandante di Plotone Allievi con il 176° Corso (1994 – 1996) presso l’Accademia di
Modena;


– Comandante di Batteria obici e Capo Centro Operativo presso il 5° reggimento artiglieria
da montagna di Merano (1997-1999);
– Ufficiale Addetto presso il NATO Rapid Deployable Corps – Italy (2001-2004), nell’ambito
del quale ha partecipato al processo di validazione dello stesso quale HRF(L) HQ;
– Ufficiale Addetto presso l’Ufficio Pianificazione Generale e il neo costituito Centro
Innovazione Difesa (CID) del III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa (2006-2009);
– Comandante del Gruppo “Aosta” e Vice Cte/Cte Btg del Provincial Reconstruction Team
in Afghanistan (2009-2010);

– Capo Sezione Pianificazione delle Forze di Manovra e Protezione presso l’Ufficio
Pianificazione dello Stato Maggiore dell’Esercito (2010-2012); in tale ambito è stato anche
rappresentante nazionale al Force Development Working Group di FINABEL;
– J3 Chief presso il Regional Command West (Afghanistan) e Capo Ufficio Operazioni/
Piani/Addestramento del Comando Brigata Alpina Taurinense (2012-2013);
in quest’ultimo incarico ha posto le basi per la costituzione del Comando Brigata italofrancese (NSBNBC);
– Comandante 1° reggimento artiglieria terrestre (da montagna) (2013 -2014), nell’ambito
del quale ha ricoperto anche l’incarico di Comandante del Raggruppamento di Strade
Sicure “Liguria” prima e “Piemonte-Liguria” poi;


– Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Esercito del Presidente della Repubblica
(2014-2018);
– Comandante della Brigata Alpina Taurinense (2018-2021) e Comandante della Joint Task
Force Lebanon – Sector West nell’ambito dell’Operazione Leonte XXIX in Libano (febbraio
– agosto 2021).
Ha frequentato i seguenti Corsi:
– 127° Corso di Stato Maggiore;
– 1° Corso Pluritematico;


– 1. Nationale Lehrgang Generalstabs-/ Admiralstabsdienst der Streitkraefte – 1° Corso Superiore
di Stato Maggiore Interforze delle Forze Armate Tedesche (Amburgo – GER);
– NATO InfoOps Course;
– NATO Staff Officer Defence Planning Course.
È insignito delle seguenti Onorificenze e Decorazioni:
– Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
– Medaglia di Bronzo per lungo comando;
– Croce d’Oro per Anzianità di Servizio;


– Medaglia commemorativa NATO – Non Art. 5, Afghanistan (ISAF);
– Medaglia commemorativa ONU – Libano;
– Croce Commemorativa per la partecipazione alle Operazioni di concorso al
mantenimento della sicurezza internazionale nell’ambito delle operazioni militari in
Afghanistan;
– Croce Commemorativa per la partecipazione alla missione militare di pace in Libano;
– Croce Commemorativa per le Operazioni di salvaguardia delle libere istituzioni e di
mantenimento dell’ordine pubblico nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure;
– Medaglia ”Insegna d’Onore” per il personale appartenente alla Casa Militare presso il
Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica;
– Lebanese Order of Merit – second degree with silver wings.
Dal 18 ottobre 2021 è il 70° Comandante dell’Accademia Militare.