Consiglio dei ministri dedicato al comparto sicurezza. Le novità

n coerenza con l’attenzione che riserva alle Forze di polizia e alle Forze armate, il Governo prevede per i primi giorni di novembre un Consiglio dei ministri monotematico, che sarà dedicato alle misure di carattere economico, ordinamentale e di tutela degli appartenenti al comparto sicurezza e difesa. Tale seduta sarà preceduta da un incontro del Presidente del Consiglio e dei Ministri competenti con i sindacati rappresentativi del comparto.

I punti programmatici

Tra i temi caratterizzanti l’incontro ci sarà sicuramente quello del rinnovo contrattuale che tutti aspettano da tempo. Altro punto dolente resta la tutela di coloro che operano per strada con poche certezze e trovandosi sempre tra l’incudine e il martello. Un

I sindacati di polizia

“La decisione del governo di convocare un Consiglio dei Ministri ad hoc per discutere in merito ai fondi da destinare al comparto eicurezza, rappresenta un indirizzo politico rilevante perché è una novità assoluta: mai nessun governo, infatti, ha avuto una così spiccata sensibilità sul tema. Per questo ringraziamo il presidente Meloni e il ministro Piantedosi, che sta lavorando da mesi per far sì che le donne e gli uomini della Polizia di Stato abbiano un trattamento economico adeguato”.

Così dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.

“Dopo questo segnale così forte e necessario da parte dell’esecutivo auspichiamo che vengano stanziate risorse economiche sufficienti a rinnovare il contratto del personale della Polizia di Stato, scaduto il 1 gennaio del 2022”

I sindacati dei Carabinieri

Fonti del SIM e dell’USIC affermano di accogliere con interesse la notizia ma di rimanere cauti per tante ragioni

“attendiamo di vedere i punti in programma e come si svilupperà il confronto con noi attori principali dell’interesse dei nostri militari. Stiamo lavorando con una rete sindacale forte e strutturata, la più grande delle Forze armate e arriveremo all’appuntamento col governo con le idee chiare e soluzioni concrete”

I sindacati della Finanza

Fonti di USIF, SINAFI e SIMGDF

“esprimono soddisfazione per l’attenzione rivolta ma frenano gli entusiasmi perché la rabbia accumulata è tanta e ci sono troppi nodi da risolvere soprattutto per l continua esposizione al rischio dei militari sempre più soli e poco tutelati”