Attenzione a cosa si scrive sui social. Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici non perdona

DIPENDENTI PUBBLICI

Da luglio dell’anno scorso sono entrate in vigore le nuove norme riguardanti il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, come stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica del 13 giugno 2023, n. 81, che modifica il DPR 62/2013.

È fondamentale notare che la violazione di dette norme espone a sanzioni interne di natura disciplinare, con le relative implicazioni civili, amministrative e contabili.

Un aspetto importante della riforma è l’articolo 11 bis, che incide sull’uso delle tecnologie informatiche. Gli enti pubblici, attraverso i dirigenti/responsabili, sono tenuti a garantire la sicurezza dei sistemi digitali e dei dati. Viene sottolineata anche l’importanza dell’uso consapevole dei dispositivi elettronici personali, rispettando gli standard di sicurezza.

L’utilizzo di account istituzionali è limitato esclusivamente a scopi lavorativi, con un’enfasi particolare sulla sicurezza e la reputazione dell’istituzione. L’uso di email personali per comunicazioni di servizio è sconsigliato, salvo casi di forza maggiore.

I dipendenti sono responsabili dei messaggi inviati tramite account istituzionali. Ogni comunicazione deve permettere l’identificazione del mittente e fornire un recapito istituzionale. Da luglio 2023, sarà obbligatorio includere un recapito telefonico istituzionale in tali comunicazioni.

Sono vietati messaggi oltraggiosi o dannosi per l’immagine dell’istituzione. Inoltre, l’articolo 11 ter vieta l’utilizzo dei social media in modo tale da danneggiare l’immagine della Pubblica Amministrazione.

È importante che i dipendenti facciano attenzione a ciò che pubblicano, sempre, in qualsiasi contesto. Le comunicazioni che riguardano il servizio, poi, dovrebbero avvenire principalmente attraverso canali istituzionali, evitando piattaforme digitali o social media, a meno che non ci sia una necessità istituzionale.

È consigliabile che ogni articolazione dello Stato adotti specifiche social media policy. Il personale deve essere indottrinato obbligatoriamente sul codice di condotta ed etica pubblica, senza costo alcuno a carico della finanza pubblica. Infine, il codice introduce l’importanza del benessere organizzativo, con l’obbligo per i dirigenti di curare la crescita professionale e il benessere dei dipendenti.

13 Difesa Magazine
codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Social Network e DPR 81/2023

Art. 11-bis – Utilizzo delle tecnologie informatiche

Il dipendente è responsabile del contenuto dei messaggi inviati. I dipendenti si uniformano alle modalità di firma dei messaggi di posta elettronica di servizio individuate dall’amministrazione di appartenenza. Ciascun messaggio in uscita deve consentire l’identificazione del dipendente mittente e deve indicare un recapito istituzionale al quale il medesimo è reperibile.

Al dipendente è consentito l’utilizzo degli strumenti informatici forniti dall’amministrazione per poter assolvere alle incombenze personali senza doversi allontanare dalla sede di servizio, purché l’attività sia contenuta in tempi ristretti e senza alcun pregiudizio per i compiti istituzionali.

Art. 11 ter – Utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media

Nell’utilizzo dei propri account di social media, il dipendente utilizza ogni cautela affinché le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente all’Ente di appartenenza.

In ogni caso il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’ente di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale.

Art. 15 Vigilanza, monitoraggio e attività formative

Ogni ente deve garantire l’espletamento di cicli formativi sui temi dell’etica pubblica e sul comportamento etico, da svolgersi obbligatoriamente, sia a seguito di assunzione, sia in ogni caso di passaggio a ruoli o a funzioni superiori, nonché di trasferimento del personale, le cui durata e intensità devono essere proporzionate al grado di responsabilità.