Crosetto, finalmente un ministro della Difesa che parla di difesa.

L’esordio alla terza camera, da Vespa.

Ospite a Porta a Porta, in pochi minuti ha detto più di quanto abbia detto Guerini durante tutto il suo mandato. Risposte concise ma ricche di contenuti. Una proprietà tecnica di chi la materia la conosce perfettamente e sa di cosa sta parlando, sia per quel che concerne gli affari politici, sia per quel che concerne la questione internazionale.

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Guido Crosetto c’é, parla di investimenti e sburocratizzazione, bisogno nazionale e ricchezza del patrimonio intellettuale italiano che va trasformato in aziende e lavoro. Definisce “strategico” il Made in Italy in relazione alle operazioni di take over che minacciano il futuro del Paese e dove non può rispondere esordisce con un “l’ho letto su fonti aperte” che gli analisti da casa hanno fatto una standing ovation.

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Sull’Ucraina ha detto le cose come stanno e ha fotografato lo scenario nei prossimi mesi di freddo, su come cambieranno i combattimenti. Sulla richiesta di Zelensky, relativa ai sistemi d’arma per la difesa aerea, ha risposto con una affermazione chirurgica “Zelensky ha chiesto dispositivi di difesa e questo rientra anche nelle politiche di Giuseppe Conte”.

Riconosciuto pubblicamente il leader dell’opposizione, Giuseppe Conte, possiamo affermare che la prova d’esordio è stata superata brillantemente …ma nessuno lo dubitava, questo succede quando si mette la persona giusta al posto giusto.