di Cristina Di Silvio
Recenti episodi, come il caso di un adolescente ricoverato a Torino per crisi di astinenza da smartphone, evidenziano un fenomeno crescente: la dipendenza digitale tra i giovani. Questo problema, sebbene spesso trascurato, ha implicazioni profonde sulla salute mentale, sull’istruzione e sulla sicurezza globale.
La dipendenza digitale: un fenomeno globale
Studi internazionali indicano che circa il 27% degli adolescenti mostra segni di dipendenza da smartphone, con punte del 60% in alcune regioni. In Australia, ad esempio, i teenager trascorrono in media 49 ore settimanali su dispositivi digitali, con il 12% che supera le 80 ore settimanali. Questa dipendenza è associata a disturbi come ansia, depressione e difficoltà scolastiche. In Italia, un’indagine ha rilevato che il 2,5% degli studenti tra gli 11 e i 17 anni manifesta segnali di dipendenza dai social media, mentre il 12% è a rischio di sviluppare disturbi legati all’uso eccessivo dei videogiochi.
Impatti sulla salute mentale e sviluppo cerebrale
La dipendenza digitale altera la chimica cerebrale nei giovani, con conseguenze su memoria, decision-making e coordinazione fisica. Uno studio ha evidenziato che l’uso eccessivo di internet nella giovane porta a un aumento dell’attività cerebrale a riposo e a una diminuzione della connettività funzionale nelle aree responsabili di memoria e decisione.
Quadro mormativo e iniziative internazionali

A livello globale, diversi paesi stanno adottando misure per affrontare la dipendenza digitale. In Spagna, un comitato di esperti ha raccomandato l’inserimento di avvertenze sanitarie sugli smartphone e l’adozione di “telefoni stupidi” per i bambini tra i 6 e i 12 anni. L’UNESCO ha suggerito di vietare l’uso degli smartphone nelle scuole per migliorare l’apprendimento e proteggere i bambini dal cyberbullismo. In Italia, la legge n. 71/2017 ha istituito il “Garante per la protezione dei dati personali” per tutelare i minori online. Tuttavia, la sua efficacia è limitata dalla mancanza di risorse e dalla rapida evoluzione tecnologica.
Proposte per un’azioni coordinata
Educazione Digitale: Introdurre programmi scolastici obbligatori sull’uso consapevole della tecnologia e sulla gestione del tempo online; Supporto Psicologico: Potenziare i servizi di consulenza nelle scuole per affrontare i disturbi legati alla dipendenza digitale.;Regolamentazione: Adottare leggi che limitino l’accesso dei minori ai dispositivi digitali e ai social media, simili a quelle in vigore in Francia e Spagna;Collaborazione Internazionale: Promuovere iniziative globali per condividere best practices e sviluppare tecnologie che proteggano i giovani online.
La dipendenza digitale tra gli adolescenti non è più un fenomeno marginale né confinato all’ambito familiare o scolastico: è una crisi emergente con impatti sistemici sulla salute pubblica, sullo sviluppo cognitivo, sulla sicurezza informatica e sull’equilibrio sociale. L’episodio avvenuto a Torino rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che si sta rapidamente globalizzando, accelerato da una penetrazione tecnologica sempre più precoce e dalla mancanza di un’educazione digitale strutturata. Le risposte normative attualmente in campo, pur significative, risultano frammentarie e spesso reattive, incapaci di anticipare la velocità dell’innovazione digitale e della diffusione delle nuove dipendenze. È dunque urgente passare da un approccio emergenziale a una strategia di prevenzione integrata e multilivello. In tale contesto, si rende necessario un impegno concertato tra governi, istituzioni internazionali, settore privato e società civile. Solo attraverso una governance digitale consapevole e multilaterale sarà possibile: Definire standard normativi globali per la tutela dei minori online; Promuovere tecnologie etiche e progettate secondo principi di sostenibilità cognitiva e comportamentale; Istituire osservatori permanenti sul fenomeno della dipendenza da dispositivi e social media; Inserire l’educazione digitale come pilastro trasversale nei programmi scolastici e nei piani nazionali di salute mentale. La sfida della dipendenza digitale non riguarda.
La sfida della dipendenza digitale non riguarda unicamente il futuro delle nuove generazioni, ma la resilienza stessa delle società contemporanee. Trascurarla oggi significa preparare un’emergenza ancora più profonda domani. Riconoscerla e affrontarla, invece, è l’unica strada per garantire un equilibrio tra progresso tecnologico e benessere umano.