Missione navale, a bordo anche incursori del Comsubin

Il Ministro Tajani sulla missione navale nel Mar Rosso

“Abbiamo il dovere di difendere le navi mercantili che attraverso il Canale di Suez esportano i nostri prodotti”.

A evidenziarlo – parlando delle missioni nel Mar Rosso – è stato il vicepremier e ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, intervenendo su Rai News.

“Dobbiamo dire che già c’è una presenza della Marina Militare a garanzia delle nostre navi mercantili, e che partecipa ad una missione europea che si chiama Atalanta. Noi vogliamo però allargare le competenze anche territoriali dell’Ue a protezione del traffico mercantile. Ieri si è di fatto politicamente deciso di avere una nuova missione, allargando le competenze anche con nuove e più ampie regole di ingaggio, attraverso Hormuz per arrivare, attorno alla penisola arabica, fino a Suez.

Sarà una missione difensiva. Io credo che la decisione possa essere presa ai primi di febbraio: l’Italia sta accelerando, e abbiamo con la Germania e la Francia deciso di spingere moltissimo. Mi auguro che entro la prima metà di febbraio possa partire l’operazione. Oggi le nostre navi militari hanno il compito non solo di scortare ma di difendere quindi sono autorizzate anche ad aprire il fuoco, abbattere missili o droni che possano attaccare. Una difesa militare attiva, non sarà assolutamente contro l’Iran ma per proteggere dagli attacchi degli Houthi”.

Una nave con a bordo gli uomini del Comsubin

Una nave della Marina Militare italiana parteciperà alla nuova missione Ue nel Mar Rosso in fase di programmazione.

La nave Martinengo, la fregata attualmente impegnata nell’area a protezione dei mercantili nazionali dagli attacchi Houthi, dall’8 febbraio sarà la nave-comando di un’altra operazione europea, Atalanta, contro la pirateria, che opera in acque vicine.

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Nave Martinengo in missione navale nel Mar Rosso

I dettagli sul contributo dei singoli Paesi alla nuova missione – che si innesterà sull’operazione Agenor nello Stretto di Hormuz, nata su iniziativa francese – devono ancora essere definiti. Se ne parlerà già il 30 e 31 gennaio a Bruxelles, dove è in programma una riunione dei ministri della Difesa Ue.

Non sono ancora stati rilasciati dati e modalità ma è certo che a bordo dell’imbarcazione italiana saliranno anche gli operatori del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, l’unità d’élite della Marina Marina.

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Anche i Comsubin nella missione in Mar Rosso