Lungo e cordiale incontro tra Crosetto e Stoltenberg

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato oggi, a Roma, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg e a seguire ha avuto un colloquio telefonico con l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell. Il Ministro ed il Segretario Generale della NATO hanno avuto un lungo ed intenso colloquio privato, confrontandosi sui principali scenari di crisi internazionali. Oggetto dell’incontro: il supporto fornito dal nostro Paese sul Fianco Est dell’Alleanza con particolare riferimento alla guerra in Ucraina nonché alle crescenti minacce nel cyberspazio. Il Ministro Ceosetto ha anche ribadito l’importanza del Fianco Sud dell’Alleanza, dei Balcani Occidentali e della sicurezza del Mediterraneo. Il dialogo è stato franco e diretto ed è poi proseguito con una colazione di lavoro cui hanno partecipato tutti i membri dei due staff per approfondire i principali aspetti delle tematiche affrontate. A margine dell’incontro il Ministro Crosetto ha affermato: “ribadiamo la nostra linea atlantica e l’adesione convinta alla NATO, nonché il nostro sostegno, senza se e senza ma, alla coalizione occidentale che sostiene l’Ucraina. L’Italia onorerà tutte le decisioni che verranno prese insieme ai nostri alleati”. Nel pomeriggio, il Ministro Crosetto, nella sua attività di ricerca di possibili soluzioni alla crisi della guerra in Ucraina, ha avuto anche un colloquio telefonico con l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e Vice Presidente della Commissione Europea, Josep Borrell. Il nuovo scenario geostrategico, le sfide internazionali che si intravedono all’orizzonte e l’attuale crisi in Ucraina sono stati i principali temi del colloquio. Al termine della telefonata, il Ministro Crosetto ha auspicato il rapido raggiungimento della pace in Ucraina “con la consapevolezza che quest’ultima costa sacrifici comuni, cui il nostro Paese non intende sottrarsi. L’Italia sta mettendo in atto ogni possibile sforzo per raggiungere le condizioni necessarie per un serio negoziato di pace ed evitare l’ulteriore acuirsi del conflitto”.