Tangenti in Aeronautica Militare. 39 a giudizio a Foggia.

L’inchiesta partita dalla Procura di Foggia

La Procura di Foggia ha chiesto il rinvio a giudizio per 39 persone coinvolte in una inchiesta su un presunto giro di tangenti per ottenere un posto in Aeronautica Militare o il superamento di concorsi nelle forze dell’ordine.

Per loro le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, falso ideologico, traffico di influenze illecite e sostituzione di persona. Il 30 novembre prossimo si svolgerà l’udienza preliminare dinanzi al GIP del Tribunale di Foggia che dovrà decidere se rinviare a giudizio gli indagati.

Nell’inchiesta sono coinvolti quattro militari – tra ufficiali e sottufficiali – in servizio al 32esimo Stormo di Amendola, nel Foggiano, e 34 civili, tra genitori e figli, individuati quali presunti “corruttori”.

Gli inquirenti, nel giugno scorso, scoprirono il presunto giro di tangenti costituito tra dazioni di danaro contante e beni di lusso, come Rolex e altri orologi di pregio.

La nota dell’Aeronautica

Arrivò tempestivamente, come in altre occasioni buie, la presa di posizione dello Stato Maggiore attraverso una nota ufficiale che affermava la volontà di fare chiarezza riponendo la massima fiducia nei confronti della Magistratura e degli organi inquirenti

La Forza Armata

L’Aeronautica Militare opera 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per la sicurezza e la difesa del Paese e dei suoi cittadini, garantendo il controllo e la sorveglianza dello Spazio Aereo nazionale e di quello euro-atlantico ed euro-mediterraneo; protegge, inoltre, gli interessi vitali nazionali all’estero, nell’ambito di numerose Operazioni e Missioni internazionali.

L’Aeronautica Militare è anche impegnata in numerose attività di concorso diretto alla collettività e verso le altre Istituzioni nazionali e internazionali (ad es. con il trasporto sanitario d’urgenza, la ricerca, il soccorso e l’assistenza alle popolazioni in caso di pubbliche calamità, etc.).

La comunità internazionale riconosce all’Aeronautica Militare, e quindi al Paese, capacità di eccellenza che le consentono di essere leader in settori quali la componente fighter, l’addestramento al volo, il trasporto aereo, incluso quello sanitario in bio-contenimento, l’impiego degli aeromobili a pilotaggio remoto, l’Aerospazio, lo Spazio, la gestione logistica avanzata e la meteorologia.

Il 32 Stormo

Il 32° Stormo, con sede ad Amendola (Foggia), è uno dei Reparti di volo dell’Aeronautica Militare dipendente dal Comando Squadra Aerea di Roma, per il tramite del Comando Forze da Combattimento (CFC) di Milano. Il CFC esercita le attribuzioni in materia di addestramento, predisposizione e approntamento operativo dei propri Reparti, affinché gli stessi acquisiscano e mantengano i previsti livelli di prontezza operativa.

Il 32° Stormo di Amendola, con velivolo F35 garantisce insieme ai 4 Stormi operativi dotati di velivoli Eurofighter (4° Stormo Grosseto, 36° Stormo Gioia del Colle, 51° Stormo Istrana e 37° Stormo Trapani) garantisce la Difesa Aerea attraverso le attività di decollo immediati (Scramble).

Il 32° Stormo è il primo reparto in Europa ad operare con il velivolo F-35A, da marzo 2018 è integrato nel sistema di Difesa Aerea Nazionale, contribuendo alla difesa dei cieli italiani con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione. Dal 2019 partecipa alle Operazioni NATO di Air Policing fuori dai confini nazionali.  Dal febbraio 2020 il 32° Stormo è l’unico Reparto del panorama europeo che impiega congiuntamente sia F-35A (CTOL) che F-35B (STOVL), contribuendo, con il velivolo di 5ª generazione, alla capacità Air Expeditionary della Forza Armata. Da gennaio 2022 invece svolge anche il servizio QRA (Quick Reaction Alert) a difesa dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica.

Inoltre impiegando gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto MQ9-A, il Reparto effettua operazioni di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition & Recoinnissance, sia nazionali che di coalizione. Infine, attraverso i velivoli MB-339, il 32° Stormo completa l’addestramento dei piloti di APR per mantenere un adeguato livello operativo sui velivoli a pilotaggio tradizionale.

(Fonte Aeronautica Militare)