Un pensionamento è pur sempre un arrivederci, mitigato dall’incedere del tempo; potrebbe essere un addio, ma i ricordi riaffiorano e se questi camminano anche sulle gambe dei propri figli, beh…il pensionamento – come idea concreta – si allontana, diventa una costante, ma in modo diverso, un rapporto che va oltre quello genitore-figli, se poi l’apprezzamento è concretamente sublimato via radio…che dire?!
Papà sono fiera di te..
Dopo 35 anni di servizio, è tempo di saluti, il trascorrere del tempo lascia spazio a nuove aspirazioni, a nuove progettualità.
Alla Questura di Roma, il 30 ottobre, si è avuto il saluto di un Dirigente di PS, che (come si suol dire in “burocratese”) “colpito dai limiti di età”, si avvia alla sua quiescenza, ma qui la sua figura pubblica diventa improvvisamente un tutt’uno con la sua figura di uomo e di padre.
Infatti, mentre il poliziotto saluta i colleghi in circuito, dovendosi approssimare a smontare – per l’ultima volta – dal servizio, dall’altro capo della radio a rispondere è la figlia: collega che si dice orgogliosa (“fiera”) dell’uomo e del collega che è stato, per i valori trasfusi, e quindi un commiato diventa un’assunzione di consapevolezza: i valori e l’impegno proseguono, di padre in figlia, come in una grande famiglia.
Buona vita!
