Stagione estiva, i profili social e istituzionali dei Comuni e delle proloco si riempiono di informazioni utili ad attrarre turisti e informare cittadinanza, il rischio di reati informatici è elevato, come il defecciare la tal pagina e perderne il controllo, ma non solo solo, almeno non a Taviano…
Taviano, pagine social scomparse, reati in vista?
Taviano, il comune salentino, ha scoperto in questi giorni di non avere più il controllo delle proprie pagine social…
Sede comunale, by LeccePrima.
Ancorate alle piattaforme di Meta, quindi facebook e Instagram, l’amministrazione ha reso noto di averne dovute accendere di nuove, appunto per rendere gli abituali servizi, anche se emergono, dalle dichiarazioni stampa, dei profili che non farebbero pensare a reati, ma, più banalmente a una errata gestione dell’immagine istituzionale.
Quindi non un attacco hacker, semplicemente non si sa (non si sapeva) chi gestiva le pagine scomparse.
SInceramente è difficile optare per cosa potrebbe esser peggio.
Evidentemente la comunicazione non viene rilevata come un asset, e considerando che allo stato attuale (da anni) l’immagine istituzionale di una qualsiasi realtà giuridica, pubblica o privata, è stanziale sui social e sul web in generale, la stessa deve essere presidiata come tale, certamente con le risorse avute (non c’è bisogno di una redazione web all’interno di un ufficio stampa…).
Le pagine sottratte parrebbe siano stato oggetto di mera voltura, considerando che le stesse non erano “bollinate” come istituzionali ed erano informali, evidentemente un precedente amministratore (si immagina senza particolare delega, a questo punto) abbia meramente chiuso le pagine perché il “suo incarico” è venuto meno.
Originalità del mondo del web: non parlando qui di crisis management, sicurezza dei dati, attribuzioni incarichi GDPR..
Rimane un sostanziale “scontro” sulle pagine, che magari in un secondo momento potrà anche approdare in una aula, ma bisognerà indagare meglio sui presupposti.