La rete si divide e il generale Vannacci potrebbe scendere in politica

Anche oggi in tendenza, sulle piattaforme, ci sono le parole: Vannacci, generale, folgore, Crosetto. Le prime pagine dei giornali hanno aperto con la foto del generale dei paracadutisti che è diventato l’argomento clou di questa estate con pochi gossip. Su Amazon il libro dell’ufficiale italiano si classifica in vetta alla classifica dei best seller e le recensioni sono cariche di complimenti.

“Le critiche non mi disturbano affatto e al ministro Crosetto non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni” – così il comandante dell’Istituto geografico militare Roberto Vannacci in un’agenzia ANSA in risposta al polverone mediatico che ha coinvolto l’Istituzione che rappresenta. Un delicato passaggio tra vita privata e incarico pubblico che questa volta ha investito un dirigente in divisa di lunga esperienza internazionale. Non è la prima volta che accadono avvenimenti mediatizzati di questa portata e non sarà certo l’ultima; Negli States e in altre nazioni occidentali i generali fanno carriera e spesso finiscono in politica, cosa diversa, invece, nei paesi come la Cina o la Russia, a cui plaude il generale italiano nel suo lavoro editoriale.

“Sono pronto a confrontarmi sulle mie opinioni e nel campo delle argomentazioni, del merito, non di altri aspetti. La libertà di opinione è una delle radici della nostra organizzazione libera e occidentale. Giordano Bruno lo hanno bruciato perché aveva un pensiero controcorrente, meno male abbiamo superato quei momenti e mi auguro che nessuno voglia tornare indietro, che nessuno voglia imporre un modo di vedere la realtà”.

L’ex comandante del Nono Reggimento d’assalto risponde alle domande che in queste ore sta ricevendo e legge le dichiarazioni di politici che lo hanno attaccato in ogni modo, dal sindaco di Firenze a Calenda, dai rappresentanti delle associazioni Lgbt agli opinionisti che non vanno mai in vacanza. Fuoco da ogni angolazione a cui è abituato il combattente Vannacci. Sarà la seconda fase di questa vicenda, quella più strategica, a offrire un quadro più chiaro delle condizioni sul campo di battaglia: morti, feriti, sanzioni e candidature.

Il ministro Guido Crosetto è stato istituzionale e ha lasciato pochi spazi alle interpretazioni: ci sarà una commissione disciplinare! Probabilmente anche Crosetto ha intuito che questa è una bella bega e in un momento di relax proprio non ci voleva.

Intanto su Amazon e sugli altri store il volume va a ruba e tra gli acquisti verificati si possono trovare recensioni del tipo “Ha avuto il coraggio di scrivere il proprio pensiero su diverse cose che non vanno bene in Italia. In molti la pensano come lui”.