Cono di osservazione sulla flotilla

Sulla flotilla è ovvio, oggi, l’avere un’attenzione diversa, forse unica, assieme alla Spagna e alla Turchia, seppur per motivi differenti. Per ora si segnalano solamente blande azioni di disturbo, nelle prossime ore possibili gli arresti da parte israeliana.

Flotilla, sale la tensione

Flotilla gps1
Flotilla gps2

Inevitabile il salire della tensione, dell’adrenalina, anche a bordo del naviglio che compone la flotilla.

La Marina israeliana sta osservando il gruppo di navi, poco più di una quarantina, con i droni, i quali sono stati visti o percepiti, abbondantemente, verso le 3.00 ora italiana. Poco dopo, verso le 5, alcune imbarcazioni hanno approcciato, anche a luci spente, la flotilla, cercando di far deviare dal loro percorso le barche di testa.

Infatti, improbabile un attacco frontale della marina israeliana, sono troppe le barche interessate, significando concretamente il rischio di rotture diplomatiche che Isralele non può permettersi, seppur le soluzioni possono interessare o uno sciame di droni, ma questo significherebbe il cercare di incendiare, in contemporanea, più elementi della flotilla, quindi poi far intervenire, magari con gommoni, i soccorsi, comunque in numero importante, oppure il posizionare più navi militari a “muro” lungo la rotta e, subito dietro, gommoni con commandos pronti per abbordare la flotilla.

In ultimo, utilizzo di tanti elicotteri da cui far discendere operatori sulle barche o attendere l’arrivo a Gaza per sequestrare tutto man mano che li vi giunga.

In Italia vi è apprensione, lo si comprende dalle parole della Premier, Meloni, e dal contesto, dato l’esser a ridosso di una possibile tregua, anche se:

  1. La destra israeliana vede allontanarsi la possibilità di annessione della Cisgiordania;
  2. parte di hamas non concorda con le pressione di Qatar ed Egitto e vorrebbe proseguire il conflitto, significando altrimenti la sua scomparsa dal panorama geopolitico;
  3. fonti israeliane, come sempre quando vi è un possibile spiraglio, riportano la possibile apertura di un nuovo fronte in Iran.

A Roma, intanto, è allerta nelle piazze, per possibili manifestazioni spontanee che potrebbero nascere a seguito di un attacco alla flotilla, da parte di collettivi studenteschi.