“Attacco terroristico al cuore governativo dell’Italia” Per fortuna, però, è solo un’esercitazione interforze.

Si è conclusa in Calabria, nell’ex base Usaf di Monte Nardello a Roccaforte del Greco (Reggio Calabria), un’esercitazione congiunta fra Esercito e Carabinieri denominata “Summitas” che dall’8 al 10 maggio ha visto operare, insieme, il I reggimento Bersaglieri di Cosenza; il II reggimento aviazione dell’Esercito Sirio di Lamezia Terme (Cz); il Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria; lo squadrone eliportato carabinieri Cacciatori Calabria; l’VIII nucleo elicotteri carabinieri di Vibo Valentia.

All’attività addestrativa hanno presenziato il comandante del Comando forze operative Sud dell’Esercito italiano, Generale C.A. Giuseppenicola Tota; il comandante interregionale carabinieri Culqualber, Generale C.A. Riccardo Galletta, recentemente nominato vicecomandante dell’Arma dei carabinieri; il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani; il comandante della Legione carabinieri Calabria, Generale D. Pietro Salsano.

L’attività ha comportato l’impiego dei militari in un immaginario scenario nazionale che prevedeva l’esecuzione di un attentato ai danni di un centro governativo di rilevanza strategica. L’esercitazione ha consentito di testare, in una zona molto complessa e caratterizzata da una complessa morfologia e da un clima particolarmente rigido, le nuove tecnologie in dotazione; le tecniche e le capacità operative dei reparti impiegati e dei loro assetti specialistici, nonché di affinare le procedure di coordinamento e collaborazione tra Arma dei carabinieri ed Esercito, in caso di eventi critici per la sicurezza pubblica. Summitas, fortemente voluta dal Generale Salsano, comandante della Legione carabinieri Calabria – che, si legge nella nota, tante risorse ha investito sul settore dell’addestramento e della qualificazione dei militari – e molto apprezzata anche dal prefetto di Reggio Calabria Mariani, è stata un’espressione genuina di quello spirito di corpo che, come ribadito dal Gen. Galletta, “ripercorre concettualmente l’ideale del marciare divisi per colpire uniti”.

E, ha evidenziato il Generale Tota, sicuramente “un encomiabile esempio di interoperabilità, una mirabile sinergia, un modello da ripetere, sostenere ed esportare”.