Vannacci: Molti stranieri? Non si può insegnare l’italianità

In vista delle Europee di giugno, il generale dice la sua a La Stampa: “Perché una persona che molto probabilmente prende un sacco di voti non dovrebbe essere in lista?”

“Con molti stranieri non si può insegnare l’italianità”.

Intervistato da La Stampa, il generale Roberto Vannacci affronta diversi temi dell’attualità in relazione a una sua eventuale candidatura con la Lega alle Europee del prossimo giugno.

A domanda precisa, la risposta è un po’ evasiva: “Perché una persona che molto probabilmente prende un sacco di voti non dovrebbe essere in lista?”.

“Ci sono state interlocuzioni con diversi politici”, aggiunge mantenendo una certa suspense sulla sua decisione. “Non ho deciso, devo ancora portare a valutazione le mie valutazioni”.

Vannacci
Vannacci, il suo libro “Il mondo al contrario” è diventato un clamoroso caso editoriale

Il tema più attuale dell’intervista del giornalista Antonio Bravetti su La Stampa è però anche un altro: il tetto agli stranieri nelle classi. Vannacci si dice d’accordo.

“Noi siamo italiani, dobbiamo preservare la nostra identità. In migliaia sono morti sul Carso per preservarla”, ha risposto.

“Dobbiamo insegnare le radici italiane nelle scuole, e in una classe tutta di stranieri è difficile insegnare l’italianità. Non voglio parlare di stranieri – ha chiuso -, ma immergere gli stranieri nelle classi italiani non è il modo migliore per integrarli”.

Vannacci
Il generale Roberto Vannacci

Pungolato dal giornalista, Vannacci, generale dell’Esercito, incursore paracadutista, autore del libro “Il mondo al contrario”, diventato un vero e proprio successo editoriale, ha affrontato anche altri temi.

Sull’elettrico ha affermato che “non conviene. Può convenire in città se sono ricco, ma non agli operai, agli infermieri. Mio nipote ha una Tesla, e ogni volta che viene a trovarmi da Milano a Viareggio è una maledizione, deve fare i conti con la ricarica”.

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Roberto Vannacci, generale dell’Esercito

Invitato poi a commentare le parole di Salvini (“sugli omosessuali non sono d’accordo con lui”), Vannacci ha affermato: “Non è corretto. Gli hanno fatto commentare la solita frase estrapolata dal mio libro ‘cari omosessuali non siete normali'”, ha risposto.

“Ma la normalità di cui parlo ha una connotazione prettamente statistica. Avrei potuto dire ‘siete eccezionali’ – ha concluso -, ma ho cercato di attirare il lettore con frasi provocatorie”.

Vannacci: Molti stranieri? Non si può insegnare l’italianità

Roberto Vannacci
Roberto Vannacci