Gli aiuti italiani arrivati in Siria. “Siamo stati il primo paese europeo a prestare soccorso”.

Siamo stati i primi, in Europa, ad inviare aiuti anche alla Siria. Sono stati trasportati a Beirut perché non ci è stato possibile atterrare ad Aleppo. Ora raggiungeranno Damasco e saranno smistati dalla Mezzaluna Rossa”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto sottolineando che non esistono sanzioni davanti a una tragedia come questa che ha colpito i popoli siriano e turco.

Sono arrivati a Beirut i primi aiuti italiani destinati alle zone della Siria controllate dal governo del presidente Bashar al-Assad. Si tratta anche dei primi aiuti di un paese dell’Unione europea. In risposta all’attivazione del meccanismo europeo di protezione civile, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha richiesto di organizzare il trasporto del materiale donato dal Gruppo San Donato per sostenere la popolazione siriana colpita dal terremoto. Partiti da Pisa, sono arrivati a Beirut due aerei militari C-130 che hanno trasportato 30 tonnellate di materiale medico, incluse quattro ambulanze e un team di quattro medici.

Il ruolo della Mezzaluna Rossa

Ad accogliere il materiale l’incaricato d’affari italiano a Damasco, Massimiliano D’Antuono, insieme al Presidente della Mezzaluna Rossa siriana. Il materiale sarà trasferito a Damasco in collaborazione con la Sarc che poi provvederà a distribuirlo nelle aree più colpite, in particolare Lattakia, Aleppo, Hama e Tartous. Si tratta del primo invio di aiuti da parte di un paese europeo in Siria per rispondere ad una tragedia che ha colpito una popolazione già afflitta da quasi 12 anni di conflitto. Il ministro Antonio Tajani ha già disposto altri aiuti da destinare alla popolazione a prescindere dalle aree in cui si trovano. Alla Farnesina precisano che ”è necessario rispondere alla tragedia evitando di politicizzare gli aiuti”.

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