4 Novembre, Roma e Cagliari città blindate per la Festa delle Forze Armate

4Novembre a Roma

Il 4 novembre sarà la Giornata delle Forze armate. Quest’anno l’indirizzo governativo sarà quello di una celebrazione in tono minore per la guerra in Medio Oriente.

Confermata la parata di Cagliari, assieme agli appuntamenti istituzionali di rito come l’omaggio al Milite ignoto a Roma. Ci saranno, comunque, eventi di minore respiro nelle città e nei centri di provincia.

A Roma è stato annullato, per motivi di sicurezza, l’evento che era previsto al Circo Massimo.

La mattina, alle 9.00 circa, le Autorità passeranno in rassegna gli schieramenti e la Pattuglia acrobatica dell’Aeronautica disegnerà il Tricolore sul cielo di Roma prima e su quello di Cagliari dopo.

4 Novembre a Cagliari

Una città blindata per il Giorno dell’Unità nazionale e la Festa delle Forze Armate. Cagliari si presenta così per il 4 novembre quando saranno in città il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Guido Crosetto, mentre è da confermare ufficialmente la presenza del presidente del Senato, seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa e della premier Giorgia Meloni.

Mentre si stanno mettendo a punto i preparativi per lo schieramento dei reparti di Esercito – con in testa la Brigata Sassari – Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, in queste ore via Roma lato porto è un cantiere aperto per la cerimonia delle 11.30 alla calata Mariano Delogu che seguirà quella all’Altare della Patria a Roma con la prevista deposizione di una corona di fiori sulla tomba del Milite Ignoto alle 9.

Sui cieli di Roma e Cagliari ci sarà anche il passaggio delle Frecce Tricolori, mentre in porto sono già attraccate alcune navi della Marina. Alla cerimonia sarà presenta anche la Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza che arriva per la prima volta nell’Isola e che farà parte dello schieramento del battaglione di formazione interforze.

Il comune di Cagliari ha già emanato un’ordinanza con la quale dispone la chiusura al traffico veicolare di via Molo Sant’Agostino nel tratto compreso tra l’intersezione con via Sassari e il Lungomare New York 11 Settembre. Tutto il Lungomare sarà chiuso da via Molo Sant’Agostino sino a piazza Deffenu e stop anche ai bus nella corsia di via Roma riservata al traporto pubblico locale dove è stato allestito il palco autorità. Tutto attorno transenne e varchi che saranno presidiati dalle forze dell’ordine. Il pubblico potrà assistere alla cerimonia nelle aree riservate.

La Festa del 4 Novembre

Il giorno 4 novembre 1919 fu dichiarato festivo come primo anniversario della fine della Prima guerra mondiale. In particolare a Milano, le manifestazioni di fascisti e arditi portarono a scontri con socialisti, contrari all’esaltazione della guerra.

L’anno successivo il 4 novembre non fu dichiarato festivo, ma si svolse la «Festa delle Bandiere», che vide giungere a Roma la bandiera di tutte le unità delle forze armate in Italia o all’estero.

In quel periodo però il clima politico era particolarmente teso per l’occupazione delle fabbriche e per le vittorie dei socialisti alle elezioni amministrative, con conseguenti violenze squadriste, come a San Giovanni Rotondo il 14 ottobre. Già l’arrivo della prima bandiera fu causa di violenze da parte dei partecipanti alla manifestazione, in particolare contro tramvieri ritenuti socialisti, con anche la distruzione di una vettura tramviaria.

Nel 1921, in occasione delle «onoranze al soldato ignoto» che si svolsero all’Altare della Patria, il 4 novembre fu nuovamente dichiarato festivo.

All’inizio di novembre del 1953, in particolare in concomitanza con le celebrazioni del giorno 4, si ebbero moti di rivolta a Trieste, che vennero duramente repressi dal “nucleo mobile” antisommossa della Polizia Civile alle dipendenze del Governo Militare Alleato, la forza di amministrazione militare alleata angloamericana; morirono sei persone.

Tra gli anni sessanta e settanta, in particolare durante la stagione dei movimenti giovanili del Sessantotto, le celebrazioni vennero contestate, spesso attraverso la distribuzione di volantini o l’affissione di manifesti polemici nei confronti delle Forze armate. Ad esempio il 4 novembre 1965 i radicali Andrea e Lorenzo Strik Lievers distribuirono manifestini per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, considerati «sobillatori», e nel 1966 furono arrestati; furono poi assolti, anche in appello, dall’accusa di aver istigato i militari a disobbedire alle leggi perché il fatto non costituiva reato.

Successivamente due sacerdoti di Pinerolo furono accusati di vilipendio delle Forze armate per aver esposto un manifesto antimilitarista il 4 novembre 1971; il processo vide la testimonianza anche di storici, tra i quali Giorgio Rochat, e i sarcerdoti furono assolti nel dicembre 1974. Inoltre il 17 gennaio 1975 Pietro Pinna, segretario del Movimento nonviolento, fu arrestato per un’affissione effettuata il 4 novembre 1972 («Non festa ma lutto»); era stato condannato per vilipendio alle Forze armate e fu scarcerato il 15 febbraio 1975 in seguito a un decreto presidenziale di grazia.

Nel 1977, con le disposizioni per aumentare il numero di giorni lavorativi, il 4 novembre smise di essere giorno festivo e le celebrazioni furono spostate alla prima domenica di novembre. Nel corso degli anni ottanta e novanta la sua importanza nel novero delle feste nazionali è andata declinando.

In occasione delle celebrazioni il presidente della Repubblica rende omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona di alloro all’Altare della Patria al Vittoriano. Inoltre alte cariche dello Stato si recano in visita ai luoghi legati alla Prima guerra mondiale.