Parigi in fiamme. Sale la rabbia contro la polizia per aver sparato al giovane Nael

(ANSA)

Freddato a colpi di pistola, con una pallottola al torace, per non essersi fermato a un posto di blocco della polizia. C’è rabbia e sgomento in Francia per la morte di Nael, un adolescente di 17 anni ucciso martedì dal fuoco di un agente a Nanterre, alle porte di Parigi, scatenando la rivolta delle banlieue e le reazioni dei massimi vertici dello Stato: dal presidente Emmanuel Macron fino alla premier Elisabeth Borne […]

Nel comune alle porte della capitale incidenti sono andati avanti tutta la notte dopo la morte del minorenne che era alla guida (senza patente) di un Suv Mercedes noleggiato e si è ribellato ad un controllo della polizia che lo aveva fermato. Quanto accaduto a Nanterre è “inspiegabile” e “ingiustificabile”: ha deplorato Macron, evocando “il cordoglio di tutta la nazione” ed esprimendo “rispetto e affetto” per la famiglia di Nael. In un tweet, il presidente ha poi detto che spetta ora “alla giustizia stabilire la verità e individuare le responsabilità. Auspico che questo lavoro possa concludersi rapidamente. In un tale contesto, ciò di cui Nanterre e la Nazione hanno bisogno sono il rispetto e la calma”. “Sento dolore per la mia Francia”: è stata la reazione su Twitter di Mbappé, che ha parlato di “situazione inaccettabile […]

Mentre la gauche denuncia una ”americanizzazione” della polizia (nonché ”un problema di razzismo”, secondo alcuni), la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha invitato alla “prudenza”. E attacca Macron. “Atto ingiustificabile? Atto inspiegabile? La risposta spetta alla giustizia”, ha ammonito l’esponente della Fiamma tricolore francese, definendo “irresponsabili” le parole del capo dello Stato. “Le immagini scioccanti” diffuse sui social network di un poliziotto che spara ad un adolescente e lo uccide “mostrano un intervento che chiaramente non è conforme alle regole di ingaggio delle nostre forze dell’ordine”, ha affermato da parte sua la premier Elisabeth Borne, rispondendo alle domande dei senatori in parlamento. “Le immagini – ha continuato – lasciano pensare che il quadro di intervento legale non sia stato rispettato”. Dopo un colloquio in mattinata con il sindaco di Nanterre, Patrick Jarry, la capa dell’esecutivo ha invocato una “esigenza assoluta di verità”[…]

Pure il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, solitamente molto vicino alle forze dell’ordine, ha parlato di “immagini estremamente scioccanti” commentando il video pubblicato sui social in cui si vede l’agente (attualmente posto in stato d’arresto) puntare l’arma contro il giovane prima di aprire il fuoco, ed ha rinviato alla “verità dell’inchiesta della magistratura”. Intanto, circa 2.000 agenti sono stati schierati in serata in banlieue, in particolare nel dipartimento di Hauts-de-Seine, per prevenire nuove rivolte urbane. Ieri, secondo Darmanin, 31 persone sono state fermate nell’ambito degli scontri, 25 agenti lievemente feriti e una quarantina di auto incendiate.

Deputati e membri del governo hanno osservato un minuto di silenzio all’Assemblea Nazionale in omaggio al ragazzo ucciso mentre la mamma ha indetto per domani una marcia bianca dinanzi alla prefettura di Hauts-de-Seine nei pressi del luogo della tragedia. “Venite tutti”, ha affermato la donna su TikTok, aggiungendo: “E’ una rivolta per mio figlio”. Gli scontri della notte si sono poi estesi ad altre zone dell’hinterland parigino, tra i dipartimenti di Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne. Il sindaco di Nanterre ha chiesto di “fermare questa spirale distruttiva”, invocando la “pacifica mobilitazione” di tutti coloro che hanno “la giustizia nel cuore”. Oltralpe, nel 2022, sono state almeno tredici le persone morte dopo aver ignorato l’alt a un controllo di polizia. Un record.