Crisi in Russia. La Germania invia 4 mila soldati in Lituania per rafforzare la linea di difesa a est

“La Germania è pronta a schierare una brigata del suo esercito in Lituania “su base permanente”, al fine di rafforzare il fianco orientale della Nato. Il motivo è la costituzione della necessaria infrastruttura: caserme, campi di addestramento e depositi”.

È quanto dichiarato dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, durante la conferenza stampa che ha tenuto a Vilnius con l’omologo lituano, Arvydas Anusauskas. Come riferiscono le emittenti radiotelevisiva “Ard” e “Zdf”, per la costituzione della brigata in Lituania, la Germania dispiegherà, dunque, altri quattromila professionisti nel Paese del Baltico, che andranno ad aggiungersi ai mille attualmente presenti. Nel 2022, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il governo tedesco si era già impegnato a costituire la brigata per d’attività di vigilanza potenziata in Lituania (EVA).

Nei piani originari, in caso di necessità, l’unità forte di cinquemila effettivi deve essere trasportata entro dieci giorni dalla Germania in Lituania, dove combatterebbe integrata nelle strutture di difesa dello Stato del Baltico. Dallo scorso autunno, reparti della 41ma brigata corazzata tedesca sono già in Lituania come unità di proiezione dell’Eva.

Il contingente ha raggiunto i mille effettivi per le esercitazioni “Griffin Storm“, in corso nello Stato del Baltico dal 21 giugno al 7 luglio. Alle manovre, partecipano gli eserciti di Germania e Lituania.

L’annuncio di Pistorius segna un cambiamento radicale della posizione tedesca sullo schieramento della brigata Eva in questo Paese. Il governo di Vilnius aveva chiesto che L’unità al completo fosse di stanza in territorio lituano, ma per il ministro della Difesa di Berlino il dispiegamento avrebbe dovuto riguardare “soltanto singoli reparti, forse l’intera brigata”, con le truppe che sarebbero rimaste in gran parte in Germania. Le dichiarazioni di Pistorius segnalano, dunque, la disponibilità del governo federale ad accogliere le richieste della Lituania sull’Eva.