Tempo di Calendari: Polizia di Stato 2026

Siamo umani, torniamo almeno a esserlo. Il tema del calendario della Polizia di Stato è l’uomo dietro l’uniforme, un punto di vista non di poco conto.

Presentato il calendario 2026 della Polizia

Alle terme di Diocleziano, a Roma, ieri, 10 novembre, la tradizionale presentazione del calendario, dodici scatti in bianco e nero che raffigurano episodi di vita comune vita professionale, vuoi con l’agente in gruppo, a significare uno sforzo corale verso la data attività, ed estraniato da quel contesto operante, ma li ugualmente accostato, viene riproposto in singolo, perché sempre di un uomo o di una donna si tratta, con pregi e difetti, punte di eccellenza e voglia di migliorarsi, un sorriso o una smorfia, esattamente come tutti e quel professionista ora si racconta, presentandosi al lettore.

Calendario polstato

“Il calendario parla di noi, parla delle nostre vite” dice il Capo della Polizia, Pisano.

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Alla cerimonia hanno assistito i vertici istituzionali e la kermesse è stata condotta da Laura Chimienti, giornalista del TG1, rappresentando – come di consueto – occasione benefica verso gli orfani del Corpo e per il “Progetto Zambia”.

Il calendario sarà acquistabile dal 17 novembre e le pose realizzate non sono esattamente “plastiche”, come si aspetterebbe, ma “morbide”, spontanee, con soggetti realmente proiettati verso un ideale altro, esattamente come accade, giornalmente, durante il servizio espletato, tra la gente, per la gente.