Romano (SIULP) e Tiani (SIAP) “Bene Meloni ad aprire con parti sociali”

“Cogliamo positivamente le dichiarazioni di Giorgia Meloni, circa il coinvolgimento dei corpi intermedi, attraverso il metodo del confronto, nelle scelte da adottare per fronteggiare una tra le più gravi crisi economiche, sociali e delle istituzioni internazionali che sta interessando il mondo, l’Europa e il nostro Paese in particolare, soprattutto per ciò che attiene il rilancio dei redditi e il costo dell’energia”. Lo affermano i segretari generali del SIULP Felice Romano e del SIAP Giuseppe Tiani. Il Siulp e il Siap “non hanno mai contrapposto agli esecutivi, a prescindere dalle diverse compagini che li hanno determinati, posizioni ideologiche o partitiche ma, costruttivamente, hanno sempre cercato il confronto con essi nel massimo rispetto per chi, democraticamente, è stato chiamato dai cittadini a governare il paese. Il nostro fine, a prescindere dalla maggioranza che sostiene il governo, è sempre lo stesso: quello di trovare le migliori soluzioni possibili alle problematiche della sicurezza e del benessere sociale, retributivo e previdenziale dei poliziotti”. “La Polizia di Stato, e le Forze dell’ordine più in generale, com’è noto, sono sempre in prima linea nel fronteggiare e gestire le diverse criticità, non solo quelle strettamente collegate alla sicurezza considerata la connessione diretta che ha con lo sviluppo e il benessere dei territori, ma anche quelle delle tensioni sociali e dei fenomeni derivanti dai mutamenti geopolitici attesa la ricaduta che gli stessi hanno sull’ordine e la sicurezza pubblica – continuano – Una gestione che richiede, oltre all’autorevolezza per la mission istituzionale e la consapevolezza dei disagi che vivono i cittadini, le imprese e i lavoratori – specie in una fase così complessa e preoccupante per l’escalation di una guerra nel cuore dell’Europa – anche tranquillità necessaria alle donne e agli uomini in uniforme quando, in una frazione di secondo, devono decidere come operare. Giacché gestire l’ingestibile presuppone serenità d’animo e giuste condizioni operative per effettuare le scelte giuste”. “Queste precondizioni diventano ancor più cogenti se rapportate alla tensione sociale derivante dal costo dell’energia e dei beni alimentari di prima necessità le quali, unitamente alla grave crisi occupazionale, stanno mettendo a dura prova famiglie e imprese e persino la coesione sociale – sottolineano Romano e Tiani – Fenomeni, molto preoccupanti, che i poliziotti e le Autorità di Pubblica Sicurezza, a tutti i livelli come sempre, se messi nelle giuste condizioni, affronteranno, come sempre, con il massimo impegno per la difesa e la tutela delle istituzioni, dei cittadini e della stessa democrazia”. “Ecco perché, essendo i poliziotti anche cittadini e componenti delle famiglie e in quanto tali anch’essi sotto pressione per la grave crisi in atto, abbiamo richiamato l’attenzione dell’esecutivo in corso e della nuova maggioranza atteso che, a distanza di circa un anno dalla sottoscrizione, al personale in uniforme, per ragioni ancora ignote, non è stato ancora applicato il contratto e pertanto non sono stati ancora corrisposti i miglioramenti economici e i relativi arretrati previsti – aggiungono – Per questo accogliamo con fiducia l’apertura al dialogo costruttivo con il prossimo esecutivo, come anticipato da Giorgia Meloni, sottolineano il segretario generale del Siulp Felice Romano e del Siap Giuseppe Tiani. E in tale ambito ci aspettiamo che il primo atto concreto passi attraverso l’applicazione immediato del contratto, che peraltro è anche già scaduto, e la convocazione, come previsto dalla legge, dei rappresentanti sindacali dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico per la consultazione a Palazzo Chigi, nell’ambito della definizione della legge di stabilità, sulle materie di proprio interesse”. “Su questo aspetto sostanziale, atteso che la sicurezza pubblica ha ricadute dirette sul sistema paese e sui processi di sviluppo dell’economia, non ci potranno essere deroghe o sviste come accaduto in passato – concludono – Nelle prossime ore, come preannunciato, nell’ottica dell’auspicato confronto costruttivo, anticiperemo la nostra agenda dei lavori, che declinerà le priorità su cui sarà necessario confrontarsi, sulle strategie da adottare in favore della categoria rappresentata, rammentando che il contratto di lavoro è già scaduto da un anno per il triennio 2022/2025, sulla programmazione e pianificazione delle risorse e degli strumenti occorrenti per garantire la sicurezza della collettività sapendo che, passato il momento degli slogan, ora occorre concretezza e pianificazione pluriennale per lo sviluppo economico, politico e sociale dei nostri territori”.