Ai militari in quiescenza spettano tutte le mensilità per la tredicesima. L’ASPMI scrive a Crosetto.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera, indirizzata al Ministro Crosetto, che merita la dovuta attenzione.

Questa Sigla Sindacale, sin dal principio, ha sempre sostenuto di voler tutelare tutto il personale militare e, anche se la Legge n.46 del 2022 in materia di Associazionismo Militare non permette al personale collocato in riserva assoluta di potersi tesserare ad un Sindacato e quindi avere l’opportunità di esserne tutelato, ASPMI non si tira di certo indietro, mettendo a disposizione le sue risorse per tutti i militari.

Su tale linea d’azione, ASPMI ha scritto al Ministro della Difesa On.le Guido Crosetto in merito ad una problematica che investe il personale cessato dal servizio, in quanto riformato per inabilità ed inidoneità al Servizio Militare Incondizionato.

A tale personale competono, ai sensi dell’art. 58 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 1092 del 29 dicembre 1973, tre mesi di assegni pari a quelli di attività e tali assegni maturano il diritto di calcolo per la tredicesima mensilità.

Per ASPMI appare evidente, pertanto, che il suddetto personale debba percepire la tredicesima mensilità per intero.

Purtroppo, tale evidente diritto non viene applicato ai militari che vengono collocati in quiescenza.

Il collocamento in pensione, a causa di inabilità, è determinato, molte volte, da patologie importanti, quali ad esempio infarti, ictus, tumori ecc…, che non permettono di avere una tale lucidità mentale utile ad accorgersi immediatamente del maltolto. Pensiamo anche alle vedove o agli orfani che ancor meno sono in grado di capire se una pensione o un arretrato sia corretto o meno, se non con l’aiuto di volenterosi colleghi del de cuius. Non è da sottacere che molti militari non hanno dimestichezza con il cedolino paga (che tra le altre cose risulta ancora oggi poco trasparente e su questo ci permetteremo di disturbarla a breve) e per loro non è facile capire quanti ratei di tredicesima o quali arretrati vengano corrisposti nel cedolino paga e soprattutto come siano elaborati i calcoli relativi agli importi erogati. Siamo certi che il Ministro della Difesa interverrà prontamente come è suo modus operandi.