A 30 anni dal check point pasta il ricordo è ancora vivo e tale rimarrà per sempre

“Oggi ricordiamo i nostri caduti a Mogadiscio del 2 luglio del 1993, un episodio che racconta il coraggio dei militari italiani e della continuità con cui l’Italia si è sempre adoperata per aiutare Paesi amici, bisognosi di sicurezza, libertà e pace”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione del trentesimo anniversario della battaglia del “Checkpoint Pasta” di Mogadiscio.

“L’Italia era in Somalia, parte di una coalizione internazionale su mandato Onu, per dare il suo contributo alla stabilizzare di Paese dilaniato dalla guerra civile. Oggi siamo qui per evitare che il ricordo svanisca, per onorare la memoria di quegli uomini. Ricordiamo con commozione, riconoscenza, rispetto il sottotenente Andrea Millevoi, il sergente maggiore Stefano Paolicchi, il caporale Pasquale Baccaro, insigniti di Medaglia d’Oro al Valor Militare , caduti eroicamente sul campo. Esprimiamo la nostra vicinanza a tutti coloro che, nonostante le gravi ferite riportate, sono ritornati in salvo alle loro famiglie e ai loro affetti, anche grazie all’eroismo di chi era al loro fianco. Persone come quelle che oggi ci onorano della loro presenza: il tenente colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare; il generale Paolo Riccò, medaglia d’Argento al valor Militare, allora al comando della 25esima compagnia paracadutisti Diavoli neri. La nostra sicurezza è frutto del loro coraggio e i nostri militari sono davvero fra i migliori ambasciatori dell’Italia nel mondo, dell’Italia migliore: ambasciatori di sicurezza e di libertà, perché senza sicurezza non c‘è libertà”.

La ricorrenza è stata commemorata questa mattina con la Santa messa celebrata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli officiata dall”ordinario militare per l’Italia Santo Marcianò. Alla cerimonia erano presenti anche il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, il sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti, il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il capo di Stato maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino, il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi ed il comandante generale della Guardia di finanza generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, il sottocapo di Stato maggiore della Difesa e decano in servizio dei paracadutisti generale corpo d’armata Carmine Masiello, insieme ad autorità civili e religiose.