La NATO chiude alla CINA ma a Bruxelles arriva la delegazione militare di Pechino

Dichiarazioni forti, quelle di Jens Stoltenberg, che chiudono ancora alla Cina e tengono alta la distanza verso chi, secondo dati certi, continua a soffiare sul fuoco della guerra in Ucraina attraverso gli aiuti forniti a Putin.

La Cina non ha credibilità perché non ha mai condannato l’invasione della Russia e ha firmato qualche tempo prima dell’invasione russa un accordo per una partnership senza limiti con Mosca“.

Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg rispondendo in conferenza stampa da Tallin ad una domanda sul piano di pace presentato da Pechino. Sulla possibilità che la Cina fornisca armi alla Russia Stoltenberg ha affermato: “Non vediamo alcuna evidenza di aiuti militari anche minimi consegnati ma cosa vediamo è che ci sono indicazioni che la Cina potrebbe farlo“.

Nonostante le parole dure ieri, 23 febbraio, sotto gli auspici della Divisione di sicurezza cooperativa IMS, la NATO ospitava la settima iterazione dei colloqui del suo staff militare con la Cina, presso il quartier generale della NATO a Bruxelles. Questo dialogo fu interrotto nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19 e ora che è ripartito speriamo possa aiutare nella strada verso la pace.