La Turchia tra luci o ombre è sempre più al centro della politica internazionale.
Turchia, parabola fortunata di uno stato che torna a contare
…e mentre lo fa, giocando su più tavoli, dalla Siria, in cui è stata protagonista nell’abbattimento del regime di Assad, alla possibile ricostruzione di Gaza, passando (almeno inizialmente) per una tregua del conflitto Russo-ucraino, fino a giungere a una turchizzazione dell’Africa, poco inferiore – chiaramente – rispetto alle influenze esercitate da Russia e Cina, ecco l’incidente aereo che non ti aspetti.

Generale Libico Mohammed Ali Ahmed Al-Haddad
“I resti dell’aereo decollato dall’aeroporto di Ankara Esenboga e diretto a Tripoli sono stati rinvenuti dalla nostra gendarmeria a due chilometri a sud del villaggio di Kesikkavak, nel distretto di Haymana“, ha fatto sapere il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya, su X. A bordo del velivolo c’erano cinque persone, tra cui il capo di Stato maggiore dell’esercito libico, il generale Mohamed al-Haddad, una delle figure militari più importanti del Paese africano.
Tutti i componenti della delegazione libica sono morti.


Dbeibah, presidente del governo di unità nazionale libico, in un post sulla sua pagina Facebook, ha affermato che l’incidente ha causato la morte del capo di stato maggiore delle forze di terra, il tenente generale Al-Fitouri Ghribil, del direttore dell’Agenzia per la Produzione Militare, il brigadiere Mahmoud Al-Qatwi, e del consigliere del capo di stato maggiore, Mohammed Al-Aswi, cui si aggiunge un fotografo dell’ufficio stampa dello stato maggiore, Mohammed Mahjoub.