Un recente comunicato stampa del SUM pone l’accento sulla festa dei lavoratori, invitando l’esecutivo a passare dalle parole ai fatti.
SUM, bene il contratto ma non si è osato

Il riferimento al contratto corre verso maggiori auspici cooperativi, coinvolgendo sia le sigle rappresentative che quelle che ancora non lo sono, sperando di vedere un Capo di Stato Maggiore della Difesa che partecipi a un convegno di una sigla.
Leggendo il comunicato, sarà possibile meglio comprendere il punto di vista del SUM:
Il recente rinnovo contrattuale, pur rappresentando un passo avanti, non è in linea con l’aumento del costo della vita e non soddisfa le aspettative del personale militare, lo abbiamo scritto e riscritto nei nostri comunicati e non ci stancheremo di riproporlo. Chi ha firmato questo contratto, senza avere la possibilità di contrattare i prossimi contratti già finanziati, È COMPLICE DI UN COMPROMESSO AL RIBASSO che potrebbe avere ripercussioni per gli stipendi fino al 2030 ed effetti devastanti per le future pensioni contributive.
Inoltre, sottolineiamo l’importanza di un dialogo costruttivo tra le istituzioni e le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM), sia rappresentative che non rappresentative.Siamo ancora lontani dalla possibilità che un Capo di Stato Maggiore di Forza Armata o della Difesa, segua l’esempio del Capo della Polizia e partecipi a un convegno nazionale di un’APCSM. L’instaurarsi di un clima piena cooperazione verso l’unico intento di migliorare le condizioni di vita di tutti i colleghi nasce anche da questi piccoli segnali di vicinanza e di dialogo.
Le APCSM dovrebbero essere viste come valore aggiunto e non come ostacolo.
Il SUM è disponibile sin da subito a un incontro con la Presidente del Consiglio e i Vertici Militari per trovare delle soluzioni condivise per migliorare il trattamento economico delle categorie economicamente più deboli.Chiediamo che gli stipendi delle Forze Armate siano finalmente al passo con l’inflazione e che venga riconosciuto il loro fondamentale contributo alla sicurezza del Paese non solo con le parole, ma con i fatti concreti.
Con le parole, gli abbracci e gli inchini, le nostre colleghe e i nostri colleghi non riescono a vivere un quotidiano sereno e non sono in grado di dare un futuro dignitoso ai propri figli.
Sul tema trattamento economico e sicurezza nel mondo del lavoro (altro tema a noi caro, con importanti misure annunciate dalla Premier), costituiscano viatico per tutti le parole del Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA.