Esclusione delle Organizzazioni Sindacali e delle APCSM delle Forze dell’Ordine a
ordinamento militare, maggiormente rappresentative del Comparto Sicurezza, dagli incontri
sul C.P.R., le sigle scrivono una lettera al Prefetto.
Al Prefetto di Torino

Illustrissimo Signor Prefetto,
con viva sorpresa e profondo rammarico Le rappresentiamo lo stato di sconcerto delle scriventi Organizzazioni Sindacali in merito alle modalità di confronto recentemente adottate presso la Prefettura. È infatti emerso che più riunioni concernenti le problematiche del C.P.R. (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) si siano svolte con la partecipazione esclusiva di Organizzazioni Sindacali prive di una significativa rappresentatività all’interno del Comparto Sicurezza.
Un simile metodo desta in noi incredulità ed è, al tempo stesso, inaccettabile: esso crea un precedente grave e mina i principi di correttezza istituzionale e di equilibrio nella gestione delle relazioni sindacali. Non possiamo non evidenziare come decisioni che incidono direttamente sul benessere, sulla sicurezza e sulle condizioni operative del personale non possano essere discusse, né tantomeno determinate, senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e delle APCSM maggiormente rappresentative (SIULP – SAP – COISP – USIF – SIM -USIC – SAM), le sole legittimate a parlare in nome della maggioranza degli operatori.
L’esclusione delle scriventi non solo vanifica il ruolo di chi realmente rappresenta il personale, ma rischia di compromettere la qualità e la tenuta stessa delle soluzioni prospettate. Non è un caso, infatti, che alcune scelte ipotizzate, come la chiusura di spazi destinati ai servizi per il personale, appaiano metodologicamente discutibili e prive di una preventiva e indispensabile valutazione dell’impatto sui lavoratori.
Alla luce di quanto sopra, riteniamo indispensabile ed urgente che la Prefettura ripristini immediatamente un confronto autentico e costruttivo, convocando senza indugio le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative. Solo così sarà possibile garantire il rispetto della democrazia sindacale e l’adozione di decisioni realmente efficaci e condivise.
Diversamente, ci vedremo costrette ad attivare tutte le forme ufficiali di tutela e rivendicazione a nostra disposizione, poiché non possiamo accettare che la voce di una minoranza surclassi la legittima rappresentanza della maggioranza del personale.
Confidando in un Suo sollecito riscontro, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
S.I.U.L.P. S.A.P. C.O.I.S.P. U.S.I.F. S.I.M. U.S.I.C. S.A.M.
Bravo Perna Campisi Saturno Margaritora Silvestri Gatta