La mattina dell’8 agosto si è consumato un assalto militare alle Poste, preparato nei minimi particolari, dalle autorità usate per coprire la fuga, ai chiodini disseminati per la strada.
Poste, colpo alla logistica

Assalto in grande stile di una banda organizzata nella notte dell’8 Agosto, verso le tre e mezzo, a Vidigulfo, località situata tra Pavia e Melegnano.
Sono stati circa 20 individui travisati, a presentarsi alla Logistica delle Poste italiane Sda di Vidigulfo a bordo di autovetture e furgoni.
Utilizzato uno de mezzi a mo di ariete per abbattere il cancello carraio.
Dopo essersi introdotti all’interno del magazzino, hanno asportato un ingente quantitativo di materiale elettronico, telefoni cellulari, tablet e smartwatch.
I malviventi al fine di garantirsi la fuga hanno bloccato con l’utilizzo di furgoni la Strada provinciale 2 a monte e a valle della logistica, lungo la strada sono stati disseminati chiodini.
Non ci sono stati feriti.
Sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e quelli del Nucleo operativo di Pavia.

Precedenti
L’episodio ricorda il tentato assalto avvenuto appena due mesi prima a Lacchiarella, nel milanese, dove un altro commando utilizzò tattiche simili per colpire un centro logistico multi-aziendale.
Anche in quell’occasione furono impiegati veicoli rubati per bloccare le strade, chiodi e incendi come diversivo. L’operazione era però fallita fatto grazie alla reazione armata delle guardie giurate che, in questo caso, non vi è stata.
Un attacco stile stile Mondialpol, o alla “foggiana“, per intersi, commando numeroso, molti mezzi (a Lachiarella ben sei furono date alle fiamme) e utilizzo di armi da fuoco.
Tutto ciò evidenzia buona organizzazione di fatto, conoscenza della catena logistica delle Poste, e buon approccio tattico (specie in assenza di conflitti a fuoco), derivante da studio delle condizioni di viabilità locale, possibili basisti, connessioni con criminalità organizzata.