In un momento particolare, indubbiamente, per la comunità internazionale, finalmente una buona notizia (almeno per taluni aspetti), il PKK mette fine alla sua lotta armata, era dalla fine degli anni 70 che era presente in armi sullo scenario internazionale e turco, ovviamente, in particolare.
PKK, Ocalan ha indicato una nuova via

In effetti lo storico leader, che ha avuto in epoca recente la cittadinanza onoraria da parte del comune di Bologna, a febbraio aveva indicato al comitato direttivo del gruppo di mettere fine alla resistenza armata.
Questo è indubbiamente un momento particolare anche per la Turchia, dove sicuramente non è pienamente possibile parlare di una democrazia, almeno seguendo canoni occidentali e condivisi, eppure Erdogan riesce a essere un ottimo player internazionale.

Ocalan ed Erdogan
La Turchia ha giocato un ruolo fondamentale nella caduta del regime di Assad, in Siria, sicuramente approfittando della concomitante conflittualità a Gaza e Libano, e ora si appresta a subentrare, come influenza nell’area, alla Russia.
Ancora, in ambito NATO non si può non ricordare la presenza del suo corposo contingente nei Balcani, e il suo ruolo, rinnovato, come mediatore nella crisi Russa – Ucraina, considerando che il 15 maggio, forse, sarà ospitato giusto in Turchia il Summit tra Putin e Zelensky.
Ancora, la Turchia rimane la guardiania dell’Europa verso la migrazione proveniente dai paesi del MENA che non approcciano il mediterraneo e quindi le coste spagnole e italiane.