Un richiamo del SAP sul Leoncavallo, intanto Piantedosi, intervistato da Nicola Porro, su rete 4, ricorda che da Prefetto di Roma aveva già messo la croce sopra la sede occupata da Casa Pound.
SAP, solidarietà ai colleghi dopo gli insulti del Leoncavallo
“Il nostro dovere è quello di garantire a tutti di poter manifestare liberamente le proprie idee ma pacificamente e senza armi”.
Afferma Stefano Paoloni Segretario Generale SAP.
“Il centro sociale Leoncavallo era occupato illegalmente e ieri (4 giorni fa, a Milano, nota di redazione) i suoi sostenitori hanno confermato la loro indole, attaccando le forze dell’ordine con uova e vernice, senza tralasciare insulti ed epiteti contro il Ministro dell’Interno Piantedosi. Non censurare e condannare questi comportamenti significa esserne complici come lo sono stati tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione, il cui epilogo era purtroppo prevedibile, perché hanno fornito l’occasione e lo scudo per gli incivili ed i violenti.”
Prosegue Paoloni: “ancora una volta è stata calpestata la dignità di coloro che quotidianamente rischiano la propria incolumità per garantire a tutti di poter manifestare liberamente e assicurare la sicurezza del Paese. Siamo certi che gli autori materiali saranno presto individuati e dovranno rispondere delle loro azioni, ma quanti hanno consentito loro di poter agire partecipando alla manifestazione meritano una condanna morale che auspichiamo sia unanime”.
Concludendo, Paoloni si rivolge “ai colleghi aggrediti, imbrattati e vilipesi e al Ministro Piantedosi vigliaccamente ingiuriato, va la piena solidarietà del Sindacato Autonomo di Polizia”.
La manifestazione fa seguirò allo sgombero dello storico centro sociale, avvenuto sul finire del mese di Agosto.
