Al carcere di Lecce, come in tutti quelli pugliesi, la difficoltà della polizia penitenziaria è nel suo organico, sottostimato, ciononostante le operazioni di polizia giudiziaria raccolgono buoni risultati.
Carcere, tra la difficoltà del personale e quella di vivere nella struttura
Sequestrati stupefacente e telefonini, questo nel corso di un serrato controllo negli spazi del Carcere di Lecce, probabilmente, come richiamato dal SAPPE, il Sindacato della Polizia Penitenziaria, portati in loco con dei droni.
Il sindacato mette in evidenza due aspetti contermini: da un lato la carenza di personale di polizia, d’altro canto la sovrappopolazione carceraria.
Nel contempo il SAPPE rimarca quanto espresso negli scorsi anni (sempre dopo analogo episodio a Lecce e Taranto): per bloccare i droni bisogna utilizzare delle reti a protezione degli spazi aperti e delle finestre dei detenuti.
Una sorte di mega zanzariera, insomma, nulla di impossibile (ndr.).
