La politica di Macron, si sa bene, quanto possa essere lacunosa, seppur possa apparire sprintosa all’estero, nasconde un background limitato dalle consultazioni anticipate che lui stesso ha voluto. Sicuramente la tenuta politica della Francia ha un senso alla luce dell’essere uno dei membri fondatori della UE, hub di interesse commerciale, anche considerandolo come paese prossimo, e per fronteggiare affaire Ucraina.
Macron, opposizione soffia sul fuoco, ma manca l’acqua per spegnerlo
Questo portale aveva seguito passo, passo, le consultazioni elettorali francesi (e il ballottaggio) al punto che era lecito domandarsi: Macron si è accorto della sconfitta subita?
Il problema infatti è la rappresentazione del composito quadro politico francese, dove quanto votato non trova efficaciamente riscontro nella aule della politica.

Alcune penne del giornalismo italiano hanno evidenziato una sconfitta della Le Pen, ma invero…
Il problema di Macron si presenta quindi su più livelli, partendo dalle basi, però, tralasciando le “cure” che vorrebbe esercitare in tema di finanza pubblica, ha bisogno di una maggioranza coesa che porti avanti un disegno politico unitario, ma che sia duraturo.
Non poco, si diceva, perché raggranellare i seggi per permettere quella solidità di maggioranza non è cosa semplice, anzi: non è possibile proprio, allo stato.
Ed ecco che, all’indomani della designazione di un nuovo primo ministro di Francia una manifestazione nata attraverso i social, porta alla paralisi il paese.
Sebastien Lecornu, già ministro delle forze armate, è stato nominato primo ministro da Macron, dopo le dimissioni di François Bayrou (senza considerare già la difficoltà avuta nell’investire su Bayrou, e la Francia è al suo terzo esecutivo in un anno).
La protesta…
Dispiegati più 80.000 membri delle Forze dell’ordine, almeno tra polizia e gendarmeria, senza considerare i numeri della polizia locale. Oltre 200, gli arresti, fino a ora.
Si registrano importanti numeri sullo strike circa il traffico aereo: è di circa il 50% il numero dei voli cancellati tra Nizza e la Corsica e, sostanzialmente, il traffico è abbastanza disturbato anche sul resto del paese.
Anche il traffico ferroviario viene interessato da questa ondata di scioperi (che coinvolge sia il settore pubblico che privato): interrotta la linea tra Tolosa e Auch.
Sulla base della già avuta esperienza con i gillet gialli, si temono manifestazioni violenti e sabotaggi infrastrutturali, come accaduto durante olimpiadi, per esempio.
Agitazioni a Lione, dove sui social network, infatti, si invitava anche al saccheggio, sulla falsa speranza che la polizia non sarebbe intervenuta.
Una cosa è certa: gli scioperi francesi rendono bene l’idea di agitazione.