Interviene il Sindacato Unico Militari (SUM): utilizzare le risorse assegnate per l’incremento delle spese della difesa in favore degli stipendi del personale contrattualizzato.
Contratto, comunicato stampa del SUM


“Dopo un’attenta lettura della tanto sospirata Gazzetta Ufficiale e l’elaborazione di una tabella comparativa, in testa, desideriamo condividere con tutti i colleghi la riflessione sul recente rinnovo contrattuale delle Forze Armate 2022-2024.
Come avevamo anticipato in tempi non sospetti, il contratto firmato si configura come un accordo al ribasso, non rispondente alle aspettative del personale militare.
Infatti, gli aumenti previsti, seppur presenti, risultano insufficienti a compensare l’aumento del costo della vita e non garantiscono un adeguato riconoscimento economico per le categorie meno abbienti.
La tabella elaborata evidenzia, al di là di trionfalismi politici o delle sigle firmatarie, che il netto percepito varierà di poco tra gli amministrati, confermando la nostra previsione sull’inadeguatezza degli incrementi salariali.
Preferiremmo che alle parole di stima ricevute da parte dei rappresentanti del governo per le attività svolte dai colleghi per la difesa e la sicurezza del Nostro Paese, degli sforzi concreti per adeguare gli stipendi dei colleghi, in particolare di coloro che appartengono alle fasce retributive più basse
Ribadiamo l’importanza di un dialogo costruttivo e trasparente tra le istituzioni e le APCSM (anche quelle non rappresentative), al fine di garantire condizioni di lavoro dignitose e una giusta retribuzione per il comparto Difesa e Sicurezza.
L’incremento del 2% delle spese per la Difesa, non sia destinato solo ai sistemi d’arma, ma alla retribuzione del personale. ci aspettiamo fatti non parole. Il Sindacato Unico dei Militari è in linea con le sigle rappresentative che non hanno firmato il contratto.“