Morto Raffaele Fiore, esponente delle Brigate Rosse

Deceduto a 71 anni “l’ultimo brigatista” (dal libro di Aldo Grandi), mai dissociato, partecipò al sequestro Moro e omicidi Croce e Casalegno, guidò la colonna torinese delle brigate rosse.

Brigate Rosse di nuovo nella cronaca

Fortunatamente la cronaca di interessa ora alle Brigate Rosse non per gli efferati delitti commessi.

Come accennato, è venuto a mancare, dopo non essersi mai dissociato o pentito, Raffaele Fiore, uomo coinvolto nei mille segreti, rimasti tali, di un particolare periodo storico per l’Italia, dove non sempre quello che è accaduto ha seguito una sua linearità (eufemismo, ndr.).

Brigate rosse fiore

Secondo alcune ricostruzioni, dove partecipò anche lo stesso Fiore, il brigatista era uno dei finti avieri che mitraglia le auto della scorta di Moro e che utilizza un mitra che si inceppa, comunque è uno dei uomini, con Moretti, che estrae Moro dalla vettura portandolo in auto condotta da Seghetti (altro BR), così rapido lo statista DC.

Brigate rosse ricostruzione rapimento moro

Le sue dichiarazioni sono state in parte sorrette dalla ricostruzione balistica, ma tanti sono i punti oscuri su cui non partecipò a gettare luce, data la sua ferma ideologia.

Come detto, non si dissociò dalla lotta e fino alle ultime interviste rilasciate, continuò a propugnarne la “genuinità” dell’idea del tempo.