Circa l’atto dovuto, quindi sulla iscrizione obbligatoria nel registro degli indagati, già presentata una proposta di legge da parte di Fratelli d’italiano, nel contempo si richiamano le proposte di alcune sigle associative sindacali dell’Arma dei Carabinieri.
Atto dovuto, tutto ruota su indagini preliminari e art. 335 cpp



A fronte di proposte avanzate da sigle sindacali della Benemerita, quali sono il SIM ed NSC, quella posta in essere dalla politica impatta pesantemente sui tempi della giustizia, considerando che, il PM, laddove s’imbattesse in un reato che potrebbe sottende una causa di giustificazione, dovrebbe, a mente della modifica proposta al 335 CPP. effettuare le necessarie verifiche, nel termini di 7 giorni, per valutare antigiuridicità o legittimità dell’operato contestato.
Si comprenderà come tale termine temporale possa impattare facilmente contro i tempi che un indagine di natura tecnica può avere.
Esempio classico è la ricostruzione criminodinamica di utilizzo di arma da fuoco: acquisizione video (eventuali), analisi dei frame di interesse, accertamenti balistici, esame autoptico, tossicologico, sulla vittima, esecuzione di indagini di tipo tradizionale che coinvolgono sia sparatore che ucciso. Si rischierebbe, quindi, l’ipotesi inversa rispetto all’attuale contesto, una esasperazione per difetto d’indagine.