2500 angeli pronti a curare l’Italia ferita dal maltempo.

Non sappiamo se la causa di tutto questo è il cambiamento climatico o la cementificazione selvaggia, quel che sappiamo è che ci sono già 9 vittime e migliaia di sfollati. Un bilancio provvisorio destinato a peggiore, purtroppo.

Il bollettino meteo non rasserena e la corsa contro il tempo è tutto. In molte aree colpite manca l’elettricità e si arriva solo con mezzi anfibi e via cielo grazie agli elicotteri delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco.

Molti cittadini circondati dall’acqua si sono spostati ai piani più alti delle abitazioni e attendono l’arrivo degli NH90 che calano il verricello e allontano dall’incubo chi chiede aiuto.

16 gommoni, 9 battelli, satelliti, 2 velivoli Eurofighter e 2 velivoli Tornado per attività di ricognizione: questi i mezzi messi in campo dalla Difesa italiana.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, nell’immediato aveva disposto allo Stato maggiore della Difesa di attivare il Comando operativo di vertice interforze (Covi) per dare la massima assistenza alle prefetture competenti per le aree colpite dal maltempo.

Nelle ultime ore, l’Esercito ha impiegato un elicottero NH90 del 7° Rgt. Vega di Rimini con verricello e con la capacità di operare di notte. Sono stati impiegati 12 gommoni con equipaggio in supporto ai Vigili del fuoco provenienti dall’8° Rgt. Genio Guastatori Folgore di Legnago, dal Rgt. Lagunari e dal Rgt. Genio Ferrovieri di Bologna.

Nell’area di Forlì è stata allestita dai militari un’area ricezione sfollati presso il palazzetto dello sport del comune di Lugo (Ravenna), su richiesta della prefettura. Gli equipaggi del 15° Stormo dell’Aeronautica militare di Cervia, reparto specializzato nell’attività di ricerca e soccorso aereo, sono stati impegnati dal tardo pomeriggio di ieri con quattro elicotteri HH139 dell’83° Centro Sar (Search and Rescue – ricerca e soccorso).

Reazione rapida e capacità

Esercito, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri, hanno incrementato in poche ore il loro supporto nelle aree colpite.

L’Esercito ha schierato personale per il controllo degli argini del fiume Savio e sono stati resi disponibili ulteriori due elicotteri NH90, un elicottero UH205, un elicottero UH205A e un HH-412-A oltre a due plotoni.

La Marina Militare ha reso disponibile un elicottero NH90 ed ha fatto affluire nelle area di Imola quattro gommoni provenienti dal Gruppo operativo subacquei del Comsubin e dal Nucleo Sdai (Sminamento difesa anti mezzi insidiosi) e fucilieri di marina della Brigata Marina San Marco.

L’Aeronautica Militare ha reso disponibile un ulteriore elicottero HH139 ed ha messo a disposizione un velivolo a pilotaggio remoto per la ricognizione e sorveglianza delle zone alluvionate di difficile accesso ai soccorsi. Per le attività di ricognizione delle aree colpite sono stati impiegati due velivoli Eurofighter e due velivoli Tornado.

L’Arma dei Carabinieri ha inviato nell’area di Ravenna due battelli gonfiabili, 60 militari dei reparti mobili e 100 militari della Legione Emilia-Romagna, sono circa 800 i carabinieri che operano nelle province interessate dall’alluvione.

Gli assetti altamente specializzati della Difesa, fin dalle prime ore dell’emergenza maltempo, sono stati attivati ed impiegati per prestare soccorso alle persone in pericolo di vita e restano pronti a fornire ulteriore supporto alla Protezione Civile.

Sistema misto di soccorso

Colonne mobili, dei diversi dipartimenti regionali della Protezione Civile, sono partite nelle scorse ore e i volontari sono già impegnati nell’allestimento di campi di assistenza. Oltre mille Vigili del Fuoco sono stati distaccati e comandati in missione nelle zone dell’Emilia Romagna.

Sicuramente aumenteranno le risorse, i mezzi e gli uomini, ma già sapere che la macchina dello Stato funziona bene conforta in questi momenti difficili.