Città sicure, in arrivo 6 mila agenti e pronti nuovi reclutamenti

“Dal primo giorno di insediamento ho dedicato una particolare attenzione alle maggiori aree metropolitane, per curare i problemi della loro sicurezza. Milano, ma anche Roma, Napoli e tutte le altre. Ho incontrato i sindaci più volte e da quel confronto hanno poi preso avvio, con il loro contributo essenziale, una serie di azioni per garantire ai loro territori migliori condizioni di sicurezza. Abbiamo realizzato numerose operazioni interforze ad ‘alto impatto’ nelle principali città metropolitane, concentrandoci in particolare presso le stazioni ferroviarie e le aree a maggiore affluenza di persone. Dal 16 gennaio sono stati impegnati in queste attività 21.042 operatori di polizia”.

E’ quanto afferma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista al quotidiano ‘Libero’.

“Ho sottolineato io stesso il tema fondamentale della sicurezza percepita. Se qualcuno rinuncia ad uscire di casa per la paura di subire aggressioni, siamo di fronte ad una sconfitta della società e delle istituzioni. Quindi stiamo lavorando per aumentare la presenza delle forze di polizia in tutti i luoghi ad alta frequentazione, convinti che la visibilità delle divise sul territorio contribuisca non soltanto a prevenire re i reati, ma anche a rafforzare il senso di sicurezza dei cittadini.

Per il solo anno in corso il nostro governo ha già finanziato l’assunzione di 6.000 agenti in più nelle varie forze di polizia. Si tratta di uno sforzo importante, ma abbiamo intenzione di investire ulteriormente per incrementare gli organici e assicurare cosi il ricambio generazionale delle nostre forze dell’ordine. Sono già in corso le prime assegnazioni di nuovo personale, che destineremo al potenziamento del controllo del territorio. Sul fronte della sicurezza sui treni e nelle stazioni, inoltre, si aggiunge il piano del ministro Salvini per assumere nel gruppo Ferrovie dello Stato fino a 4.000 operatori nei prossimi anni. Per effetto dell’intensificazione dei servizi nel quadrante della stazione centrale di Milano, nel primo quadrimestre di quest’anno l’indice di delittuosità è sceso del 3,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Le violenze sessuali, in particolare, sono diminuite del 24%. Se poi confrontiamo i primi quattro mesi del 2023 con lo stesso periodo del 2019, l’anno precedente alla pandemia, la flessione del numero dei reati è del 39%. Ma so bene che, anche se sul piano statistico si attesta un evi dente calo dei crimini, a Milano si sono verificati episodi molto gravi, in particolare le aggressioni sessuali. I cittadini ne sono preoccupati, ma devono avere fiducia nelle istituzioni”.