Tre esercitazioni interconnesse, otto Battle Group multinazionali, una Grande Unità digitalizzata alla guida; la Brigata Pinerolo si conferma pronta a operare anche in scenari ad alta intensità.
Pinerolo, l’ascesa operativa di una Brigata
Si è concluso, con la visita del Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, venerdi scorso, del ciclo addestrativo in Bulgaria della Brigata “Pinerolo”, finalizzato a provare la capacità di elevazione della Forward Land Force (FLF) dal livello Battle Group a livello Brigata.
“Relentless Resolve”, “Dacian Fall” e “Stone Wall” sono i nomi di ben tre esercitazioni correlate, uno sforzo organizzativo e operativo di indubbio valore, che ha visto la partecipazione di Albania, Bulgaria, Grecia, Italia, Montenegro, Macedonia del Nord, Romania e Turchia.
Il complesso formativo ha avuto un duplice obiettivo, sostanzialmente, da un lato veniva verificare la capacità di coordinamento e controllo del comando brigata rispetto a ben 8 battle group dispiegati sul campo, d’altro canto si è avuta cognizione circa la capacità di coordinamento a fuoco di azioni condotte da tre unità distinte e distanti 140 km: Live Fire Exercise, con tre gruppi tattici multinazionali (italiano, bulgaro e greco).
D’interesse la presentazione del Posto Comando digitalizzato di Forza NEC (Network Enabled Capability), cuore tecnologico della Brigata “Pinerolo”.
All’esercitazione finale erano presenti anche il Deputy Chief of Defence bulgaro, Generale Mihail Popov, nonché per l’Italia il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Gagliano, Comandante delle Forze di Supporto al Combattimento dell’Esercito, e Generale di Divisione Stefano Iasson, Comandante della Divisione Unità Mobili dei Carabinieri.
Significativo il contributo del personale del Comando Valutazione e Innovazione dell’Esercito (COMVIE), presente in tutte le fasi addestrative nella valutazione dei processi di comando e controllo.