L’intuito di un Maresciallo, la fiducia di un Magistrato

Il controllo sul territorio è fatto dalla presenza costante, dalle buone relazioni e dalle buone intenzioni, solo grazie a un combinato cosi fatto si arriva a risultato, esattamente come avvenuto a Santo Stefano di Magra, in Liguria, grazie all’intuizione di un Maresciallo dell’Arma.

Un Maresciallo, un PM e un omicidio, non è una barzelletta

Maresciallo cc santo Stefano di magra

Nei giorni scorsi i carabinieri di Santo Stefano di Magra hanno proceduto all’arresto di un extracomunitario per tentato omicidio.

I fatti si sono svolti all’interno di un centro accoglienza gestito da associazioni cartitatevoli, l’aggredito è uno dei volontari, colpito con fendenti alle braccia.

L’arrestato era solito frequentare, in maniera borderline, quindi, più centri di accoglienza, andando a evidenziare la precaria sicurezza in cui operano i volontari.

Posto quanto sopra appare interessante evidenziare la proficua collaborazione tra reparti, nella fattispecie la stazione cc di Santo Stefano che, come in altre occasioni, ha condotto le indagini, la radiomobile, che ha concorso al fermo di indiziato di delitto, spaziando tra la raccolta informativa e operatività sul territorio.

Tra tutte spicca il relazionarsi tra il Maresciallo, comandante la stazione, e il titolare delle indagini, il sostituto di turno, che sulla base delle notizie assunte, quindi sul condursi delle modalità dell’aggressione, con arma bianca, non andata a segno per puro istinto del volontario, portandosi le braccia al volto, han concordato il possibile fermo per indiziato di delitto, dato il tentato omicidio e non, data prognosi a sette giorni, a lesioni personali.

A seguito del fermo, espletate le formalità di rito, si è proceduto all’arresto del ricercato, convalidato dal GIP il giorno successivo.