Aeronautica militare, quando il secondo lavoro è un problema

Mentre vengono consegnate “le aquile” da pilota, conseguite durante l’ultimo corso di abilitazione ecco deflagrazione la notizia che non ti aspetti: la grana del secondo lavoro per un militare dell’AM

Pordenone, indagine sul secondo lavoro

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Un sottoufficiale dell’Aeronautica Militare vende giochi di magia e pellet, in 10 anni guadagna 570mila euro: denunciato a Pordenone.

Stante la notizia, sicuramente il secondo lavoro ha avuto, stando alle note agli atti e che hanno comportato, come detto, un deferimento da parte dell’AG, eccellente convenienza, considerando che 570.000 euro un militare, salvo sia impiegato stabilmente in teatri operativi all’estero, o presso delegazioni diplomatiche oppure organismi internazionali, non li vedrà neanche come trattamento di fine servizio, ai voglia a rinnovi contrattuali.

Prescindendo che la disciplina delle attività extraistiuzionali sia disciplinata dal codice dell’ordinamento Militare e, a seguire, meglio dettagliata da Persomil, con proprie direttive, poi diramante con attergato da parte delle singole FF.AA., da quanto riportato dagli organi di stampa.

Il fatto è stato segnalato anche alla Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia e, tramite il Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza, all’Ispettorato per la Funzione Pubblica, deputato ad attivare l’Amministrazione Difesa per il recupero dei compensi guadagnati dalle prestazioni svolte senza autorizzazione.