Assolto comandante di stazione, non c’è truffa senza dolo

Un luogotenente dei carabinieri, oramai congedatosi, è stato assolto, vedendosi riconosciuta la propria estraneità a reati afferenti alla indebita percezione di compensi e quindi di truffa ai danni dell’amministrazione.

Assolto perché non sufficientemente formato

Assolto lgt dei carabinieri sup2

Questa è stata una delle motivazioni addotte nella strategia processuale seguita dalla difesa.

D’altronde il sistema informatico per la gestione è la contabilizzazione delle ore di lavoro, e quindi delle relative indennità, era stato introdotto da poco e la difesa ha dimostrato la mancata formazione e assistenza continua verso il nuovo applicativo.

Ciò è bastato, seppur dopo un calvario umano e professionale di sette anni, per rilevare la mancanza di dolo del sottufficiale dell’Arma.

La Corte Militare di Appello di Roma, quindi, confermando quanto già rilevato dal Tribunale Militare di Napoli, ha assolto il luogotenente Inguscio dalle accuse di truffa militare, poiché il reato contestato non è stato ritenuto sussistere, appunto, per difetto di dolo.