Sezione: Politics

il caso del freud museum sullo sfondo il genocidio palestinese 1 Difesa Magazine
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Il caso del Freud Museum, sullo sfondo il genocidio palestinese

Siamo a un passo concreto da una terza guerra mondiale, sicuramente già lo è, modello puzzle componibile (Coree, Taiwan, instabilità sudamericane, insorgenza africane) e il medio oriente ne rappresenta iconicamente la cartina tornasole. Gaza in blackout, Cisgiordania assediata, Yemen e Libano già bambordati, ora nuovi strike sull’Iran e in Europa si ha paura di parlare di genocidio del popolo palestinese.

il vero nemico di israele bibi 2 Difesa Magazine
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Il vero nemico di Israele? Bibi

Oramai è chiaro che il vero nemico di Israele è il suo primo ministro, il pressing internazionale sulla crisi umanitaria di Gaza non è sufficiente, tanto che Israele apre un nuovo fronte in Iran, ignorando le relazioni in essere con gli USA (principali sostenitori di Israele) o forse facendo proprio il gioco di Trump?

carceri abbiamo un problema 1 Difesa Magazine
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…carceri: abbiamo un problema

A pochi giorni dall’insediamento del nuovo vertice al DAP e dall’approvazione del decreto sicurezza si palesa un contrasto paradossale: 94enne non fragile e quindi ristretto in carcere, ma cosa succede?

crisi americana la california si ribella lunita federale vacilla Difesa Magazine
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Crisi Americana: La California si ribella, l’unità federale vacilla

Trump minaccia di inviare soldati ovunque vi siano delle insurrezione, dopo il caso Los Angeles e California, nel suo complesso, ma, nel contempo, il Washington Post richiama anche l’attenzione sull’Italia (indirettamente, ovvio). Tra le migliaia di stranieri presenti negli Stati Uniti in modo potenzialmente illegale che l’amministrazione federale trasferirà a partire da questa settimana a Guantanamo ci sono anche degli italiani: “I cittadini stranieri presi in considerazione provengono da diversi paesi – scrive il quotidiano nella versione online – tra questi, centinaia provengono da nazioni europee amiche, tra cui Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina, ma anche da altre parti del mondo, tra cui molti provenienti da Haiti”.

dap gia al lavoro stefano carmine de michele Difesa Magazine
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DAP, già al lavoro Stefano Carmine de Michele

Il 5 giugno si è insediato, alla presenza dei vertici istituzionali, il nuovo capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), Stefano Carmine De Michele, succede a Lina di Domenico.

cambio alla comunicazione della polizia arriva carbone Difesa Magazine
Affari istituzionali

Cambio alla comunicazione della Polizia, arriva Cerbone e Viola sale in cattedra

DOPO TANTI ANNI DI RAPPORTI CON GLI ORGANI DI INFORMAZIONE, RELAZIONI ESTERNE E CAMPAGNE MEDIATICHE MARIO VIOLA PASSA AD ALTRA STRUTTURA. LA LUNGA GUIDA DI UN UFFICIO CENTRALE DI PRIMARIA IMPORTANZA HA CONSENTITO ALLA POLIZIA DI STATO DI RAGGIUNGERE ALTISSIMI LIVELLI DI CONSENSO PUBBLICO, A TESTIMONIANZA CHE ALCUNI RUOLI NON POSSONO ESSERE ALTERNATI RIPETUTAMENTE COME ACCADE IN ALTRE COMPAGINI PUBBLICHE.

come non condividere il pensiero di salvini Difesa Magazine
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Come non condividere il pensiero di Salvini?

Il vicepremier e Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, circa la non celata accusa di razzismo, mossa alla polizia italiana, riporta una idea – magari non del tutto condivisibile – non lontana dalla realtà.

bodycam polizia
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Polizia italiana razzista? Ancora??

Tornano le infamanti accuse alla polizia italiana di essere razzista, da parte dell’Ecri; Fsp Polizia: “Accuse basate sul nulla. Nell’ultimo anno quasi 10.000.000 di controlli per la sicurezza di tutti. I nostri uomini si distinguono nel mondo per professionalità e umanità”.

israele la crisi di gaza e sempre piu legata al destino politico di netanyahu Difesa Magazine
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Attentati contro Israele

Inutile girarci attorno, oramai l’aria attorno a Israele è cambiata. Il riferimento corre al sentiment comune che vede una comunità internazionale (tra alti e bassi) e una opinione pubblica, sempre più contrariate (eufemismo, n.d. Marascio) dalle operazioni militari condotte da Israele nella Striscia di Gaza. Allo stato attuale la gestione del conflitto di “Bibi” Netanyahu sta destabilizzando l’intera area: sconfinamento territori siriani, genocidiario utilizzo di armi desuete ma ugualmente”efficaci”, come la procurata carestia di beni e servizi a carico dei gazesi, stante una crescente resistenza interna alle proprie politiche che non portano alla liberazione degli ostaggi del pogrom del 7 ottobre. Alla destabilizzazione condotte con le armi, la “resistenza” risponde con la paura indotta da un terrorismo sempre più subdolo e che colpisce anche città occidentali. Di recente è stata la volta di Washington, rafforzata la vigilanza a obiettivi sensibili in Italia.