Kishida domani a Roma. Nel prossimo G7 difesa ed energia al centro dei colloqui

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida sarà domani a Roma nell’ambito di un tour che toccherà oggi la Francia e, dopo l’Italia, Gran Bretagna, Canada e Stati uniti. Il viaggio è motivato dall’esigenza del premier nipponico di presentare i temi della presidenza di turno del G7, la quale culminerà con un summit che sarà ospitato a Hiroshima tra il 19 e 21 maggio. Kishida vedrà domani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’Italia succederà al Giappone nella presidenza G7. L’incontro viene dopo che il mese scorso Giappone, Regno unito e Italia hanno annunciato un accordo senza precedenti per procedere congiuntamente allo sviluppo di un jet supersonico da guerra di sesta generazione. Prima di partire, Kishida ha ribadito come Tokyo condivida con i paesi occidentali e gli Usa “una visione comune della situazione attuale, il fatto che ci troviamo in un contesto di sicurezza difficile, a partire l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e che anche l’economia mondiale sta affrontando la possibilità di rischi al ribasso”. Kishida ha affermato di voler “confermare la nostra posizione fondamentale di difesa dello stato di diritto o dell’ordine internazionale basato su regole”. L’incontro di domani a Roma è il primo bilaterale tra Kishida e Meloni. I due si sarebbero dovuti vedere nel summit G20 di Bali, in Indonesia, a novembre. Ma quel vertice saltò a causa di una serie di cambiamenti di programma in quell’occasione, nella quale tuttavia il premier giapponese riuscì a vedere il cancelliere tedesco Olaf Scholz e questo spiega il fatto che il capo del governo di Tokyo in questo viaggiio non si recherà a Berlino. Nel budget del nuovo anno il Giappone ha rafforzato lo stanziamento per la difesa di oltre un quarto, portandolo a 6.820 miliardi di yen (51,4 miliardi di dollari). Si tratta di un 1,95 per cento del Pil, ma l’obiettivo di raggiungere il 2 per cento del Pil entro il 2027. All’interno di questo contesto, che segnala un cambiamento radicale della politica di sicurezza giapponese a fronte della minaccia cinese e nordcoreana, lo sviluppo del nuovo aereo da combattimento ha un’importanza rilevante. La collaborazione con Roma e Londra, in particolare, si concretizza nella fusione del progetto denominato “Tempest“, tra Leonardo e BAE System, con il progetto del jet F-X a cui lavora Mitsubishi Heavy Industries. Il nome della piattaforma comune, su cui si lavorerà dal 2024 e che dovrebbe diventare operativo nel 2035, è Global Combat Air Programme (GCAP). “Questo programma produrrà benefici economici e industriali ad ampio raggio, sostenendo l’occupazione in Italia, in Giappone e nel Regno Unito. Attirerà investimenti in ricerca e sviluppo nella progettazione digitale e nei processi di produzione avanzati. Fornirà opportunità per la prossima generazione di tecnici ed ingegneri altamente qualificati”, hanno spiegato i tre paesi nella dichiarazione congiunta con cui l’accordo fu presentato. Per il Giappone si tratta del più grande progetto di difesa al di fuori dell’alleanza bilaterale con gli Stati uniti, che segnala un ulteriore aggancio euro-atlantico del Sol levante, mentre promuove in Asia una dottrina di sicurezza che punta a un “libero e aperto Indo-Pacifico”. Oltre alla difesa, Kishida e Meloni potrebbero anche affrontare il tema dei comuni progetti nel campo dell’energia – alla luce anche dell’energy crunch prodotto dall’invasione russa dell’Ucraina – e dello sviluppo di fonti sostenibili, a partire dall’idrogeno e mobilità. Una delle collaborazioni più avanzate è in campo ferroviario, con Hitachi Rail e Trenitalia che hanno sviluppato il “Blues”, il primo treno ibrido. Ci sono inoltre programmi d’investimento comune tra Eni e la società biotecnologica nipponica Euglena, oltre che la compagnia energetica malaysiana Petronas, per l’apertura di una bioraffineria nel Sudest asiatico.

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