Il RIS nel covo di Messina Denaro. Angelosanto “stiamo ricostruendo rete anche grazie a rilievi biologici”

Individuato il covo del boss Matteo Messina Denaro, arrestato ieri a Palermo. Il boss si nascondeva a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, in pieno centro storico, nello stesso paese di Giovanni Luppino, arrestato insieme a Denaro nell’operazione di ieri mattina. Sono stati i Carabinieri del Ros e gli inquirenti della Procura di Palermo a individuare il covo. La perquisizione è durata tutta la notte. I militari del Raggruppamento Speciale hanno trovato molti abiti di lusso firmati, diversi profumi, anche questi di lusso e un arredamento definito “ricercato”. E’ ancora in corso la perquisizione e si sta ricostruendo la rete di contatti e di altri luoghi di cui l’ex latitante si avvaleva. “Siamo arrivati in tarda serata a Campobello di Mazara che era sulla diretta influenza di Messina Denaro e lì abbiamo individuato l’abitazione. La Procura della Repubblica di Palermo è intervenuta è ha posto i sigilli. Adesso si attendono i rilievi scientifici affidati ai nostri Ris di Messina”. Così il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei Carabinieri spiega a Sky Tg24 come si è arrivati a individuare dove negli ultimi tempi si nascondeva il boss di cosa nostra. “Noi riteniamo che si tratti di un’abitazione utilizzata con continuità nell’ultimo periodo e al suo interno confidiamo di trovare elementi significativi sulla rete di protezione del latitante. Faremo dei repertamenti biologici per scoprire se era abitata da più persone”. – in aggiornamento.

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