
Neo-maresciallo al centro sportivo dei carabinieri
Giuramento lo scorso 22 dicembre, a Tor di Quinto, in quei saloni di rappresentanza, perché lì è la sede del Centro Sportivo Carabinieri

Giuramento lo scorso 22 dicembre, a Tor di Quinto, in quei saloni di rappresentanza, perché lì è la sede del Centro Sportivo Carabinieri

Si legge, sui blog/servizi del Corpo Militare CRI, la notizia del decesso improvviso del Maresciallo Pertosa.

Saluti anche in comandi “nuovi”, dalla struttura ancora in divenire ma già rodata: a Roma, infatti, incontro al vertice dell’organizzazione territoriale dell’esercito. Comando Territoriale EI: saluti e punto sulla situazione Passato poco tempo dalla costituzione, anzi, dalla riorganizzazione, della linea

Sanità militare: la profezia del mosac si avvera, ecco la “riforma” che umilia i sanitari dell’arma, secondo il comunicato stampa del MOSAC e l’intervento diretto di Luca Spagnolo, rappresentate legale della sigla sindacale dell’Arma dei carabinieri.

Bruno Viva, Generale di Corpo d’armata, Aquila 1, è venuto a mancare nelle scorse ore.

Tre esercitazioni interconnesse, otto Battle Group multinazionali, una Grande Unità digitalizzata alla guida; la Brigata Pinerolo si conferma pronta a operare anche in scenari ad alta intensità.

Quando la comunicazione non incontra il mondo del lavoro, la formazione ne paga le conseguenze, questo è il tema, reale, concreto, della bagarre mediatica sollevata da improvide dichiarazioni sulla militarizzazione dell’Alma Mater.

L’80° reggimento “Roma” si conferma hub addestrativo di altissimo livello nel settore della simulazione.

Una di quelle notizie che non vorresti dare, perché si la vita non è “cosa facile”, eppure …oggi un nuovo suicida, purtroppo, tra le fila delle forze di polizia.

Il 26 novembre all’interno della Caserma che ospita il Comando delle Unità Mobili e Specializzate “Palidoro”, si è avuto l’anniversario del RaCIS: i Carabinieri delle Investigazioni Scientifiche.

Il tema del calendario 2026 dell’esercito riguarda l’essenza del soldato, e – più in generale – l’esser militare: il giuramento, la cerimonia più solenne cui può prendere parte un individuo in armi.

Nei giorni scorsi un episodio di malamovida è assunto a livello nazionale grazie alla viralità dei video conseguenti. Una sigla sindacale dell’Arma dei Carabinieri si espone, solidale con la collega interessata.

In un’analisi avanzata, l’articolo traccia un robusto parallelismo tra il bisogno latente e inespresso che segna l’esperienza soggettiva e le sfide strutturali che lo Stato affronta nell’ambito della sicurezza strategica. Alla luce della dottrina congiunta NATO (JP‑1, JP‑3‑0 e AJP‑3) e del Libro Bianco per la Difesa 2030, si esplorano le implicazioni operative della guerra in Ucraina, le minacce ibride-cyber, cognitiva, IA, e il salto qualitativo verso una difesa multi-dominio. La riflessione verte su come la capacità di percepire segnali sottili e agire con coerenza e integrazione operativa costituisca la vera essenza della resilienza strategica.

I rumors che vogliono una politica italiana oramai contraria al proseguo del conflitto vengono smentiti, o comunque grandemente ridimensionati. L’Italia continua, come usuale, oramai da inizio aggressione, a essere contraria a una risoluzione delle controversie attraverso la guerra ma, a maggior ragione nel caso dell’Ucraina, riconosce i ruoli di paese aggredito e aggressore e, di conseguenza, in linea con quanto deciso dagli alleati UE e NATO, prosegue ad appoggiare Kiev.

In un mondo in cui ogni guerra è anche guerra di narrazioni, il silenzio è tornato a essere un atto di comando. Dalla polvere di Nassirya al sangue del Bataclan, fino alla logorante guerra in Ucraina e al ritorno dell’instabilità mediorientale, l’Occidente mostra la propria vulnerabilità più profonda: l’incapacità di custodire, la smania di spiegarsi, la perdita della riservatezza.

Era il 12 novembre 2003, il teatro della strage era la base “Maestrale” della città irachena di Nassirya, lì i Carabinieri e l’Esercito italiano avevano il proprio quartier generale – Italian Joint Task Force (IJTF): un camion carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile venne lanciato contro l’ingresso. L’esito, infausto, è quello che tutti conosciamo, purtroppo.

Il 2026 è alle porte e con esso arrivano i prodotti editoriali istituzionali, tra cui quelli iconici dell’Arma dei Carabinieri.

Gli scambi, i vertici internazionali, sono pedine fondamentali per la cooperazione tra forze di polizia, ancor più se accomunate da “patrimoni genetici” simili, come avviene per l’Arma dei Carabinieri e la Gendarmeria francese, in questo solco può anche essere intesa la visita di Morel.

Un pensionamento è pur sempre un arrivederci, mitigato dall’incedere del tempo; potrebbe essere un addio, ma i ricordi riaffiorano e se questi camminano anche sulle gambe dei propri figli, beh…il pensionamento – come idea concreta – si allontana, diventa una

…è il momento del silenzio, oggi pomeriggio i funerali di Stato in onore dello spirito di servizio dei tre carabinieri uccisi nel veronese.

Il Ministro Crosetto è stato operato al Fatebenefratelli, le condizioni cliniche non destano preoccupazioni particolari, certamente si attenderà esito dell’esame istologico, trattandosi. come riportano le agenzie di stampa, di rimozione di polipi al colon.

Nel Pordenonese, una pattuglia della radiomobile dei carabinieri, accortosi della presenza di una bimba, dell’apparenza spesata, gli si accosta vicino e…

Analisti e alti ranghi dell’esercito concordano nel riconoscere una scarsa volontà politica nell’adempimento delle forze armate elvetiche, in sostanza ferme a 30 anni fa.

Con il supporto organizzativo del Centro Addestramento della II Brigata Mobile, si è conclusa, lo scorso due ottobre, la Shootex 2025.

A ridosso della cerimonia di Giuramento, per le reclute che hanno superato il relativo corso di formazione, la Guardia Svizzera presenta le nuovi uniformi di rappresentanza degli Ufficiali.