
Settembre, valzer di nomine e cambi al vertice, anche alla NATO
Cambio al vertice del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia
Cambio al vertice del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia
Il comando del polo di formazione cyber della Difesa viene ceduto dal Capitano di Vascello Giuseppe Aufiero.
2025: 160esimo anniversario della fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto e sempre quest’anno si tiene a Roma, alla nuvola di Fuksas, a Roma Eur, un importante evento, anzi: tre.
A segnalarlo NSC, il Nuovo sindacato Carabinieri, sezione Lombardia, appunto, circa il comando di Milano Gratosoglio.
Il giorno della cooperazione, così viene definito il sette settembre, un giorno – istituito dalle Nazioni Unite – per celebrare lo sharing informativo che i paesi aderenti a INTERPOL, AFRIPOL e AMERIPOL, pongono in essere quotidianamente per la sicurezza globale.
Il Cambio al vertice direzionale di una qualsiasi organizzazione è sempre un momento dall’alta cifra, non solo per i bilanci che si potrebbero tracciare, ma anche – e soprattutto – perché occasione di prima conoscenza con il nuovo personale, che si andrà a dirigere, andando anche a delineare le linee programmatiche saranno poi sviluppati: è quello che è accaduto al RaCIS ieri.
Non è l’intro di un film con Jackie Chan protagonista, o di altre stelle del cinema hollywoodiano, ambientazione sicuramente asiatica, sicuramente si tratta di agonismo, ma non di arti marziali e coinvolge degli atleti italiani, anche calzanti uniformi.
Sicuramente quando si parla di pubblico impiego la prima cosa che risalta è l’occupazione stabile, lo stipendio sicuro, ma – tendenzialmente – le forze dell’ordine tutti i fringe benefit possibili altrove non li hanno, manco i parcheggi.
Il SIM segnala – salutando favorevolmente – la riapertura della pizzeria all’interno dell’importante plesso dell’Arma, tanti altri problemi rimangono sullo sfondo.
L’Arma dei Carabinieri non è una istituzione “facile”, non è facile il tema che tratta: la sicurezza a 360 gradi e forse anche qualcuno in più, è forse “perfetta”? NO, assolutamente e, lo si mette sempre in evidenza questo, perchè tutto è perfettibile, ma attenzione, oggi ha un Comandante Generale, Luongo, che nel bene e nel male si espone e, signori, non è cosa da poco nell’Italia del 2025. Assolutamente non è cosa da poco.
Segnalazioni dai sindacati, lamentele dalla base, le Caserme stanno perdendo quella aurea di familiarità che le ha sempre contraddistinte, tra le vicissitudini delle camerate, che ora interessa il Veneto, un domani chissà…e i parcheggi/pass della Salvo d’acquisto di Roma, il carabiniere del 2025 ritorna velocemente al 1814.
Archiviata la manifestazione dai numeri impressionanti (un milione di presenze sulla spianata di Tor Vergata), la Guardia papalina per eccellenza guarda ad altro, stante gli impegni giubilare proseguono…
Argomento “caldo” di questa estate, una volta che è stata normalizzata la situazione stipendi, contratti e si guarda oltre, sempre verso il benessere del personale, si arriva a considerare un comparto particolare, quello sanitario, già visto attraverso gli interventi del MOSAC, ma il SIM non è stato da meno, nel dichiarasi vigile sulla tematica.
Spesso ci si accorge dell’importanza di qualcosa quando questa non è più presente, e la stazione dei carabinieri è sicuramente una di queste per il tessuto sociale dei piccoli centri.
Stazione CC a rischio chiusura? Parte raccolta firme
La riforma della sanità militare in un comunicato del MOSAC: “un titolo roboante e pieno di grandi propositi, si sta rivelando una beffa per i sanitari dell’Arma dei Carabinieri. Il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, si prepara a un riordino che, a prima vista, promette ordine e giustizia. Tuttavia, leggendo le prime bozze, si palesa una disparità inaccettabile”.
Il motto sembra essere facile, forse banale, eppure i numeri sono importanti, al netto di quello che potreb ero essere facili illazioni, come l’immediata disponibilità di un’arma da fuoco: ogni uniforme è indossata da una persona.
I gioielli di famiglia sono sempre di meno, o comunque subiscono nel tempo importanti ridimensionamenti, un esempio: Iveco, ma nel nome di una maggiore performance internazionale.
Il Ministero della Difesa, attraverso i suoi canali social, si stringe nel cordoglio per l’incidente aereo.
A seguito di restauro, è stata riposizionata una originale insegna, appunto, riportante “CARABINIERI”, sulla facciata del comando dell’Arma di Cetona.
Nei giorni scorsi i media sono stati interessati da un lancio stampa sul Reggimento a cavallo dell’Arma: i militari costretti a pulire i box a causa dell’assenza di impresa appaltatrice ad hoc. Ma nel 2025 ha ancora senso?
Il tema del riordino della sanità militare è sul tavolo da anni, in questi ultimi periodi ritornato alla ribalta gtazie a dichiarazioni sindacali e sul presunto ruolo centrale assunto dall’Arma dei Carabinieri, oggi si propone il comunicato del MOSAC sull’argomento.
In questi due giorni la Difesa italiana si è trovato a compiangere la scomparsa di più suoi uomini, dall’armadio dei Carabinieri, con la morte di una giovane Comandante di Stazione Forestale, alla Marina Militare, con la prematura morte di un suo graduato, ora si apprende il decesso del Gen. C.A. Nicolò Falsaperna.
Kfor, competizione sportiva a Villaggio Italia
Ucraina, morto in battaglia l’ex parà Thomas D’Alba. Aveva 40 anni. Il racconto di chi lo conosceva.