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Geopolitica

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Cono di osservazione sulla flotilla

Sulla flotilla è ovvio, oggi, l’avere un’attenzione diversa, forse unica, assieme alla Spagna e alla Turchia, seppur per motivi differenti. Per ora si segnalano solamente blande azioni di disturbo, nelle prossime ore possibili gli arresti da parte israeliana.

Global Flotilla, la Sumud alle porte di Gaza

Alle 17:00 del 30 settembre una ultima nave della gobal flotilla è salpata da Otranto, nel frattempo il grosso del naviglio è realmente alle porte di Gaza e la Marina Italiana offre un’ultima possibilità prima del venire meno la sua assistenza.

Guido Crosetto alla Camera

Crosetto chiede l’aiuto delle opposizioni

Il Ministro interviene alla Camera sul caso flotilla e sugli attacchi che ha subito quel naviglio. La Difesa ha messo in campo due navi, alla Fasan si aggiunge altro bastimento a tutela della flotilla.

Global flotilla

Segnalati attacchi contro il naviglio, droni la causa delle esplosioni udite attorno ad alcune imbarcazioni della flotilla.

L’Italia, il paese che non sa manifestare

Manifestare per i diritti dei palestinesi, popolo colpito da una diaspora non voluta e foraggiata dalla malapolitica internazionale, è un conto, manifestare per il diritto di quei bambini, che debbono avere un futuro diverso rispetto a una carriera da terrorista, è doveroso, approfittare del contesto per scene da guerriglia è senza senso.

Israele sotto accusa…

Giuristi di fama internazionale denunciano crimini di guerra di Israele a Gaza City.

Sul filo della scintilla: Polonia, NATO e il ritorno della guerra di confine

Varsavia mobilita 40.000 uomini. Mosca sorvola la sovranità. Kiev colpisce al cuore. L’Est Europa torna ad assomigliare pericolosamente a una polveriera ottocentesca. E questa volta, l’equilibrio del terrore passa dai droni. Nelle ultime ore, l’Europa orientale ha visto riaccendersi i segnali di un confronto che da mesi si muove in bilico tra guerra convenzionale e pressione ibrida.

Anatomia della Fine: dalla Polvere di Manhattan dell’11 Settembre al Sangue di Gaza

Ci sono eventi che non cambiano soltanto la geopolitica, ma l’uomo stesso. L’11 settembre 2001 è stato uno di quei momenti. Un attacco asimmetrico, spettacolare nella sua efferatezza, che ha fatto esplodere in tempo reale la fine di ogni certezza occidentale. Quel giorno le Torri Gemelle non sono crollate soltanto a New York: è crollata una visione del mondo, un ordine, un’illusione di invulnerabilità costruita nel dopoguerra.

Francia. Quando gli scioperi diventano serrati

La politica di Macron, si sa bene, quanto possa essere lacunosa, seppur possa apparire sprintosa all’estero, nasconde un background limitato dalle consultazioni anticipate che lui stesso ha voluto. Sicuramente la tenuta politica della Francia ha un senso alla luce dell’essere uno dei membri fondatori della UE, hub di interesse commerciale, anche considerandolo come paese prossimo, e per fronteggiare affaire Ucraina.

Freedom flotilla sotto attacco

Non è stato un caso allora, non un incendio a bordo, un nuovo attacco alla Freedom Flotilla accende (o dovrebbe farlo) i riflettori sulla sicurezza di quei natanti.

Trump, il Presidente dalle mezze misure diplomatiche

Le sfide internazionali di Trump fanno acqua da tutte le parti, da molte parti viene visto come un mediatore di livello, in realtà è un imprenditore che punta ad ampliare interesse nazionale USA, ma con scarso appeal strategico. Sul tavolo Gaza e Ucraina, esiti? Inconcludenti, vedasi “irritazione” polacca e attacco nel Qatar.

Strike potente di Israele su Doha

Violata Doha, attacco mirato contro obiettivi politico di hamas, tra le vittime possibili il nuovo capo politico, Israele parrebbe abbia avuto ok da Trump. Hamas smentisce su vittime.

Tiananmen, Teatro di Potenza: la parata del Nuovo Ordine secondo Pechino

La parata militare svoltasi a Pechino per l’80º anniversario della vittoria sulla Giappone imperiale non è stata una semplice commemorazione storica, ma una messa in scena strategica calibrata con precisione chirurgica, tanto nei contenuti quanto nella forma. di Cristina Di

UNIFIL ancora sotto attacco

Missione sostanzialmente inutile e pericolosa, emblema dell’impotenza della comunità internazionale, contingente ancora sotto attacco UNIFIL sotto le bombe Ancora una volta i caschi blu delle Nazioni Unite diventano facile bersaglio del conflitto scatenatosi dopo il pogrom del sette ottobre. Era

Nuovo strike di Israele

Dopo aver colpito i vertici di hamas, di hezbollah e aver rintuzzato l’Iran, gli strike sullo Yemen contribuiscono alla causa di Bibi, ma sicuramente non a quella di una pace duratura.

Guerra selettiva, pace condizionata: cosa resta del diritto internazionale tra Gaza e Ucraina

Gaza e Ucraina sono sulla breccia delle agenzie di informazioni da anni, oramai, certamente con tempistiche differenti, motivazioni diverse, criticità ugualmente note, dove, in egual modo, la comunità internazionale non ha saputo, non è riuscita, non è voluta intervenire. In un caso (Ucraina) con i troppi veti posti a carico del Paese aggredito, nell’altro (Gaza) con l’eccessiva accondiscendenza, verso il Paese aggredito. In entrambi i casi si sono osservati reati gravi, al punto che l’autrice – correttamente – si chiede “ma il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario, dove sono? Solo retorica?”. Ancora, comune ai due conflitti è il ruolo USA, certamente ora con un peso differente: verso l’Ucraina da arrendevole mediatore, meglio come commerciante, verso Gaza è vittima della retorica post bellica della seconda guerra mondiale, oggi assolutamente decontestualizzata e vittima della disinformazione che le immagini di una Gaza “piallata” non possono alterare.