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Francia. Quando gli scioperi diventano serrati

La politica di Macron, si sa bene, quanto possa essere lacunosa, seppur possa apparire sprintosa all’estero, nasconde un background limitato dalle consultazioni anticipate che lui stesso ha voluto. Sicuramente la tenuta politica della Francia ha un senso alla luce dell’essere uno dei membri fondatori della UE, hub di interesse commerciale, anche considerandolo come paese prossimo, e per fronteggiare affaire Ucraina.

Trump, il Presidente dalle mezze misure diplomatiche

Le sfide internazionali di Trump fanno acqua da tutte le parti, da molte parti viene visto come un mediatore di livello, in realtà è un imprenditore che punta ad ampliare interesse nazionale USA, ma con scarso appeal strategico. Sul tavolo Gaza e Ucraina, esiti? Inconcludenti, vedasi “irritazione” polacca e attacco nel Qatar.

Farnesina: aria di novità

Nei giorni scorsi il Ministro Tajani, in alcune interviste ha tratteggiato i cambiamenti che sta imprimendo all’organizzazione del suo dicastero: la Farnesina.

NY, sparatoria

Violenta sparatoria su Times Square, sui social si susseguono video e foto, almeno tre i feriti.

Al Masri, tante sfaccettature non meglio descritte

La descrizione dell’affaire Al Masri viene resa articolata dal contesto geopolitico, ma anche da quello politico interno, cui si aggiungono le pieghe del diritto sostanziale e l’interesse nazionale, approfondiamo…

L’Italia sulla definizione di genocidio non ha le idee chiare

Spiace considerare che proprio Roma ha avuto sede per la firma del trattato che ha dato concreta operatività alla Corte Penale Internazionale e il diritto internazionale non attribuisce al genocidio responsabilità sul mood della sola Germania nazista.

Quando la giustizia comunitaria non segue la politica UE

Duro intervento della Premier Meloni, sui suoi profili social, circa la Giustizia UE e affaire migranti, i temi: patto comune per immigrazione controllata e indicazione sui paesi sicuri. UE, dubbi sui paesi sicuri Allorquando sembrava oramai pacifico che la lista

Il caso del Freud Museum, sullo sfondo il genocidio palestinese

Siamo a un passo concreto da una terza guerra mondiale, sicuramente già lo è, modello puzzle componibile (Coree, Taiwan, instabilità sudamericane, insorgenza africane) e il medio oriente ne rappresenta iconicamente la cartina tornasole. Gaza in blackout, Cisgiordania assediata, Yemen e Libano già bambordati, ora nuovi strike sull’Iran e in Europa si ha paura di parlare di genocidio del popolo palestinese.

Il vero nemico di Israele? Bibi

Oramai è chiaro che il vero nemico di Israele è il suo primo ministro, il pressing internazionale sulla crisi umanitaria di Gaza non è sufficiente, tanto che Israele apre un nuovo fronte in Iran, ignorando le relazioni in essere con gli USA (principali sostenitori di Israele) o forse facendo proprio il gioco di Trump?

Crisi Americana: La California si ribella, l’unità federale vacilla

Trump minaccia di inviare soldati ovunque vi siano delle insurrezione, dopo il caso Los Angeles e California, nel suo complesso, ma, nel contempo, il Washington Post richiama anche l’attenzione sull’Italia (indirettamente, ovvio). Tra le migliaia di stranieri presenti negli Stati Uniti in modo potenzialmente illegale che l’amministrazione federale trasferirà a partire da questa settimana a Guantanamo ci sono anche degli italiani: “I cittadini stranieri presi in considerazione provengono da diversi paesi – scrive il quotidiano nella versione online – tra questi, centinaia provengono da nazioni europee amiche, tra cui Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina, ma anche da altre parti del mondo, tra cui molti provenienti da Haiti”.

PkK si scioglie, fine della lotta armata

In un momento particolare, indubbiamente, per la comunità internazionale, finalmente una buona notizia (almeno per taluni aspetti), il PKK mette fine alla lotta armata.

Israele, la crisi di Gaza è sempre più legata al destino politico di Netanyahu

Sostanzialmente l’empasse incombente su Gaza è legata al destino politico di Bibi, e, a sua volta, quello di Hamas è legato a quello del leader israeliano. In soldoni, ognuno ha bisogno dell’altro, il problema è la mancanza di una strategia per il “day after”, un piano per gestire la ricostruzione di Gaza, la “gestione” territoriale del popolo palestinese.

Comandante marina militare britannica sospeso

Si tratta del First Sea Lord, il comandante della Marina di Sua Maestà britannica, sospeso per motivi di carattere personali, probabilmente perché legato a una relazione sessuale con una collega, una sua sottoposta.

Presidente, ma…tutt’apposto?

La politica da “cavallo pazzo” del Presidente Trump si avvita da sola su se stessa, meravigliando, stupendo, infastidendo.

Paracadutisti italiani in Kossovo

L’impegno dell’Italia in Kosovo rimane elemento fondamentale nella promozione della stabilità e della sicurezza nei Balcani Occidentali.

La privazione della libertà giornalistica in Turchia, di Cristina Di Silvio

La situazione della libertà giornalistica in Turchia rappresenta un caso esemplare di regressione democratica, in cui la stampa è stata deliberatamente ridotta al silenzio per consolidare il potere politico. Tuttavia, il coraggio e la resilienza di molti professionisti del settore dimostrano che il giornalismo, anche se ferito, continua a esistere come baluardo di verità e resistenza.

Assetti in posizione per l’ultimo saluto a Francesco

A Piazza San Pietro tutto è pronto per il funerale a Francesco, il corpo, ancora in Basilica, vedrà alle 10, la traslazione del feretro davanti al suo popolo, sul sagrato, e, solo dopo la cerimonia funebre, si proseguirà con la processione verso Santa Maria Maggiore, per la tumulazione.