Crosetto parla alla Camera e illustra il bilancio della Difesa e le spese future.

“Il bilancio italiano della Difesa quest’anno si attesta all’1,46 e nel 2024 a legislazione vigente sarà all’1,43. Quindi, anche la lettura di un aumento a legislazione vigente è una cosa che non è corretta. Per quanto riguarda le cifre specifiche, la legge di Bilancio 2023 ha allocato stanziamenti per finalità di investimento di circa 6,1 miliardi per il 2023, di 6 miliardi per il 2024 e di 6,2 miliardi per il 2025. Quindi, attualmente queste sono le cifre previste a legislazione vigente, in linea con un trend avviato già dai precedenti Governi”.

Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso del question time in aula alla Camera rispondendo a un’interrogazione sull’entità delle spese per programmi di armamento militare e le relative coperture finanziarie.

“Inoltre, nella medesima legge di Bilancio ci sono stanziamenti che riguardano il ministero delle Imprese e del made in Italy a sostegno finanziario di programmi del comparto difesa sviluppati dall’industria nazionale ad elevato contenuto tecnologico pari a circa 1,9 miliardi nel 2023, a 2,2 miliardi nel 2024 e a 2,5 miliardi nel 2025. Tale programmazione naturalmente è giustamente soggetta ad aggiornamenti, che derivano dall’esigenza di garantire la necessaria flessibilità di sviluppo dello strumento militare chiamato a rispondere a sfide di sicurezza che sono dinamiche, e la programmazione si svilupperà nel tempo, nel rispetto, però, del perimetro delle risorse finanziarie che il Parlamento intenderà allocare alla Difesa per mezzo delle future leggi di Bilancio. Quanto detto troverà riscontro nel Documento programmatico pluriennale 2023-2025, che ci accingiamo a presentare in Parlamento nelle prossime settimane e che fornirà il dettaglio relativo alla ripartizione delle spese tra i vari programmi”

Carri armati e spese

“Per la componente corazzata dell’Esercito, l’aggiornamento del carro Ariete era stato deciso dal precedente Esecutivo e sottoposto anch’esso al relativo vaglio parlamentare col decreto n. 21 del 2022, superando, con parere favorevole, l’esame delle commissioni competenti. La scelta di incrementare la capacità dello strumento terrestre con l’acquisizione di ulteriori carri, già valutata dal precedente ministro della Difesa, sarà prossimamente rappresentata dal Parlamento con il Documento di programmazione pluriennale, il cosiddetto Dpp 2023-2025, a cui seguirà un dedicato decreto con il previsto iter parlamentare. Quindi, non ci sono decisioni già prese, ma è una discussione che è rimessa al Parlamento. C’è una proposta da parte del ministero e poi il Parlamento deciderà”

ha concluso il ministro Crosetto.