Nuovo “leaks” in USA. Diffusi documenti segreti su crisi Ucraina. Tra questi anche dossier italiani.

Gli Stati Uniti stanno cercando di valutare i rischi per la loro sicurezza nazionale a causa della fuga di documenti relativi all’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha dichiarato un portavoce del Pentagono. La fuga di documenti finiti online e rivelata la scorsa settimana dal New York Times, comprende valutazioni e rapporti delle agenzie di intelligence statunitensi relativi alla guerra in Ucraina, ma anche agli alleati degli Stati Uniti. “E’ stata avviata una cooperazione tra agenzie per valutare l’impatto che la fuga di questi documenti fotografati potrebbe avere sulla sicurezza nazionale e sui nostri alleati e partner”, ha dichiarato una portavoce del Pentagono, Sabrina Singh. I documenti trapelati sui social network, potrebbero rivelarsi preziosi per Mosca, rivelando in che misura i servizi segreti statunitensi sono penetrati in parti dell’apparato militare russo. Il Dipartimento di Giustizia, ha annunciato l’apertura di un’indagine e sta cercando di identificare la fonte della fuga di notizie esaminando la validita’ dei documenti diffusi. Secondo il Washington Post, che cita funzionari statunitensi, alcuni sembrano essere stati falsificati. Ma la maggior parte di essi, spiega ancora la fonte, corrisponde a rapporti della Cia che circolano alla Casa Bianca, al Pentagono e al Dipartimento di Stato. Alcuni dei documenti contengono informazioni sugli alleati degli Stati Uniti, tra cui compare anche l’Italia.