Congedi “Boeri non ha mai approfondito il ruolo svolto dei militari”

“I marescialli e gli alti ufficiali dell’Esercito Italiano godono di privilegi previdenziali che gli altri cittadini non hanno, loro percepiscono una pensione doppia rispetto a quello che hanno versato e comunque superiore ai comuni cittadini” con queste parole il prof. Tito Boeri Economista del Lavoro e già presidente dell’Inps ha esordito nel suo intervento durante la trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio. Una dichiarazione, quella del noto economista, in risposta ad una specifica domanda posta dal conduttore in merito l’aumento al 2% del Pil per la spesa militare. “Con questa affermazione il prof. Boeri ha dimostrato di non aver mai approfondito il ruolo svolto dai militari italiani e dai Sottufficiali in particolar modo – ad intervenire sull’argomento è il 1*Luogotenente (ris)Roberto Congedi, presidente nazionale dell’Unione Sottufficiali Italiani – le frettolose parole di Boeri possono inficiare il lavoro di tanti militari che quotidianamente prestano servizio per il bene e gli interessi della nazione sia in Patria che all’estero. È evidente che il prof. Boeri manca di approfondimento di un istituto come quello della pensione privilegiata che viene riconosciuta solo a chi ha svolto un lavoro usurante in condizioni di impiego molto rischiose. In un momento storico in cui le Forze Armate ed i militari sono baluardo per la sicurezza della nazione, ed in contesti internazionale molto critici – aggiunge Congedi- dare in pasto all’opinione pubblica il militare italiano come elemento di criticità del sistema previdenziale appare fuorviante ed assurdo. Il Prof. Boeri forse non sa che i militari hanno un limite ordinamentale riferito all’età anagrafica per la cessazione del servizio ed istituti come l’ausiliaria consentono ai militari di avere un trattamento di quiescenza dignitoso a proprie spese e con un carico fiscale pari o eguale agli altri lavoratori italiani. Se questi sono i privilegi Boeri dovrebbe spiegare agli italiani, invece, come mai per i giovani militari, ai quali pare riferirsi in trasmissione, ci sono proiezioni di pensioni di poco superiori alla soglia di povertà? Lo spieghi ai Volontari, ai Sottufficiali e loro famiglie ricordando che il Soldato e un lavoro atipico in quanto sono gli unici lavoratori che prestano giuramento di fedeltà alla Patria sino all’estremo sacrificio della vita. Non dimenticando mai quei giovani in uniforme uomini e donne del Comparto Sicurezza e soccorso pubblico ci hanno lasciato per i valori di democrazia e libertà senza pensare che nessun economista gli possa garantire una pensione. Se non fosse così il Parlamento non avrebbe avuto la necessità di legiferare la specificità degli uomini e donne in uniforme n.183/2010. Auspico – conclude Congedi- che in futuro la Rai possa dar modo di poter chiarire ciò che con poche battute e davanti a milioni di spettatori si crea confusione e disinformazione di queste tematiche complesse che non necessitano di slogan da parte dell’invitato di turno.